Slai Cobas Cosenza: Marlane, una brutta storia
"Ancora un'udienza lo scorso 23 novembre per il processo Marlane Marzotto - ormai prossima alla trentesima ヨ con l'audizione di ulteriori familiari di lavoratori vittime dell'azienda tessile di Praia a Mare. Per lo SLAI Cobas presente all'appello il referente locale col coniuge, anch'essa nel sindacato dalla prima ora e agguerrita compagna di lotta e di vita. Presente anche Medicina Democratica, nostra compagna di viaggio in questo percorso accidentato". E' quanto scrive lo Slai Cobas Cosenza.
"Nel corso delle prove testimoniali - continua la nota - si sono vissuti momenti di vero pathos, ai quali hanno fatto da contraltare le dichiarazioni di ex lavoratori che, pur registrando perdite tra i parenti anche stretti, hanno difeso maldestramente l'operato della dirigenza con 'testimonianze di servizio' avendo ottenuto da questi in passato condizioni di miglior favore e agevolazioni nel percorso professionale: quindi 'asservimento'. Dunque la fabbrica come 'mater' alla quale tutto le viene concesso ed in determinate situazioni anche la vita!
Tuttavia non sono mancati momenti d'interesse, specialmente quando si è fatta la conta della varietà di carcinomi che hanno colpito operai spesso occupati nella medesima postazione di lavoro. E si è parlato del latte distribuito in alcuni reparti per 'neutralizzare' gli effetti esiziali delle sostanze chimiche utilizzate e delle visite ispettive edulcorate con regalie ed omaggi d'altro genere per contenere o ignorare del tutto le 'disattenzioni' della datrice di lavoro. Bene ha fatto l'accusa a chiedere l'acquisizione dei verbali redatti nel corso di tali visite e la corrispondenza intercorsa tra quanti hanno presentato esposti e la dirigenza degli enti ai quali è demandata la responsabilità delle verifiche in ambito lavorativo.
Spocchioso l'atteggiamento della difesa - specialmente nei riguardi di quelle persone ormai avanti negli anni e spesso con limitate capacità espressive - indifferente ai drammi dei tanti bistrattati in vita e quindi offesi anche da morti; il presidente Introcaso deve essere maggiormente vigile e applicare serie forme di censura. Prossima udienza il 7 dicembre. In tale occasione verranno ascoltati tra gli altri un ispettore di polizia giudiziaria che per anni ha frequentato la Marlane e gli ex addetti agl'impianti di depurazione.
Intanto il sindaco di Praia Praticò, ieri interlocutore privilegiato della Marzotto nonchè responsabile CISL aziendale, dopo aver minacciato per anni il coordinatore SLAI Cobas per procurato allarme e propagatore di notizie false e tendenziose, oggi non si fa scrupolo di chiedere alla Marzotto i danni ambientali, dimentico di aver utilizzato la fabbrica per ben due campagne elettorali gestendo di fatto l'assunzione di giovani 'pro domo sua'".