Praia a Mare: Marlane Marzotto, ieri un rinvio
Ancora una volta bloccato dalle notifiche il processo Marlane Marzotto di Praia a Mare, viziate dalla firma irregolare sugli avvisi di ricevimento – spesso sigle o firme diverse da quelle del destinatario - che trattandosi di atti giudiziari sono da considerarsi del tutto illegali. A giudicare dall’avvio questo processo è destinato a non concludersi mai e difficilmente potrà essere soddisfatta la sete di giustizia per la quale lo SLAI Cobas si è speso per oltre un decennio senza risparmio. Ci troviamo al cospetto di un fenomeno difficilmente comprensibile, illogico anche per chi ha seguìto gli eventi fin dall’inizio. Ancora una volta tutti contumaci gl’imputati, ad eccezione del sindaco di Praia costantemente presente.
Eccezionale la presenza di due PM, forse a sottolineare l’inconsistenza del collegio dell’offesa costituito da una cinquantina di avvocati, come forte era la presenza delle forze dell’ordine temendo forse un sovvertimento di una dozzina di ammalati e congiunti delle vittime. A far da cornice ancora una volta le ispezioni personali operate dalla vigilanza, in nome di una sicurezza invocata in senso contrario se le vittime Marlane devono difendersi dal tribunale. Una mezza giornata è stata spesa per analizzare i vizi di notifica e per valutare le possibili soluzioni tra le parti. Era circa mezzogiorno quando il giudice Introcaso si è ritirato per la verifica dei novecento avvisi di ricevimento e relative posizioni individuali prima di esprimersi sulla data del rinvio. Ed intanto la morte colpisce ancora e così le malattie, nel consueto disinteresse generale. Come se non bastasse, a complicare ulteriormente l’intricata matassa è giunta la tardiva chiamata in causa dell’ENI – già proprietaria della Marlane e della Lanerossi - , della Valentino Fashion, della Presidenza del Consiglio, del comune praiese e di altri, da parte di un solitario avvocato. Speriamo che la vicenda si concluda con esito favorevole ad evitare in caso contrario che qualcuno possa rivalersi nei confronti dei suoi assistiti. Erano circa le 21.30 quando i giudici finita la verifica degli atti hanno comunicato agli avvocati la fissazione del rinvio al 30 dicembre, vigilia di capodanno, forse per consentire di festeggiare col botto quella che sarà la tredicesima udienza di questo strano processo.