Processo Marlane Marzotto, la parola ai periti
"Con l’udienza dello scorso venerdì si è conclusa la fase propedeutica del processo penale Marlane Marzotto, avente per oggetto l’omicidio colposo plurimo e il disastro ambientale per i dodici dirigenti superstiti degl’iniziali quindici imputati. Dai capi d’imputazione è stato depennato il reato di truffa, pur considerato nel corso dell’incidente probatorio e non si capisce il perché venga pure ignorato dalla torma dei togati distratti. L’ udienza di venerdì ha sancito la fine delle audizioni dei testi della procura, salvo mezza dozzina le cui condizioni fisiche difficilmente consentiranno loro la trasferta per essere ascoltati". E' quanto si legge in una nota del Coordinamento nazionale.
"Nell’aula Caldora - continua la nota - non sono mancati i colpi di scena, dalla prova di un teste visto in pizzeria poche sere prima con uno degli imputati alle enfatiche dichiarazioni rese da un medico di base, alla corposa testimonianza di un agente di P.G. distaccato presso la Procura, alla finale affermazione di un dipendente Asl in veste di P.G. anch’egli. E’ stato tutto un crescendo di preoccupate dichiarazioni avendo il primo presenziato alle prospezioni nell’area di pertinenza Marlane, suffragate dal rinvenimento di ogni sorta di sostanza precedentemente occultata, dal cromo esavalente all’arsenico, all’anilina, alle fibre di vetro e quant’altro, con buona pace di quanti in questo paese giurano falsamente sull’inconsistenza dei reperti. Anche stavolta molte convocazioni sono state depennate, e per la similitudine delle dichiarazioni rese con le sommarie informazioni e per velocizzare le fasi del processo a rischio concreto di prescrizione per non poche posizioni. Non ci saranno ulteriori assise per due settimane, la prima sarà comunque tenuta per consentire alle parti l’accesso alle perizie della Ctu, mentre la seconda sarà un’udienza camerale con la presenza del Gip: lo ha comunicato all’aula il presidente Domenico Introcaso.
Si ripartirà il 1° marzo - conclude la nota - ed in quell’occasione il processo entrerà nel vivo. Sarà la volta degl’imputati e testi collegati, dei periti di ambo le parti, in uno scontro che prevediamo sarà senza esclusione di colpi; si può essere certi che si parlerà ancora a lungo del caso Marlane Marzotto di Praia a Mare e delle centinaia di vittime da essa prodotte. Lo Slai Cobas, notoriamente promotore esclusivo di questo processo e Medicina Democratica prestigioso partner, saranno costantemente presenti in ogni fase, come hanno sempre fatto fin dal primo giorno".