Processo Marlane. In aula il perito: 60 giorni per stabilire o meno il nesso tra coloranti e tumori
Nell'aula del tribunale di Paola, dove si sta celebrando il processo penale contro la proprietà e i dirigenti della Marzotto, ieri mattina si è presentato Giuseppe Paludi: il rappresentante del pool di esperti che è incaricato dal tribunale di effettuare una nuova perizia ambientale per stabilire l’eventuale collegamento tra le patologie tumorali di un centinaio di operai e le sostanze chimiche utilizzate specificatamente alla Marlane, nell’ex area industriale di Praia a Mare.
L’esperto ha fatto però presente alla Corte come nelle analisi delle schede tecniche di sicurezza dei coloranti utilizzati, siano state riscontrare alcune difficoltà: in particolare nell'individuazione delle sostanze da correlare proprio ai tumori. Paduli ha così sollecitato, ed ottenuto, l’autorizzazione ad affidarsi ad un chimico ed ha evidenziato anche un presunto disordine nei voluminosi dati forniti da Inps ed Inail e che si riferiscono alle posizioni dei lavoratori dell'ex fabbrica tessile.
Dopo aver ascoltato il perito, il presidente del tribunale Domenico Introcaso, non potendo concedere la proroga richiesta per scadenza dei termini, ha conferito un nuovo mandato con 60 giorni di tempo. Le operazioni peritali, secondo quanto riferito dallo stesso Paludi, avranno inizio il 16 gennaio presso l'Istituto superiore di Sanità a Roma. La corte ha fissato l'esposizione dei risultati per l'udienza del 21 marzo. Rinviata, infine, l'udienza prevista per oggi. Dunque, si tornerà in aula venerdì 24 gennaio con gli ultimi testi dei responsabili civili, ed il giorno dopo si inizierà con gli interrogatori degli imputati.