Cosenza: indotto ferrovie della Calabria in crisi
Stato d’agitazione alla Se.G.I. Srl l’azienda che gestisce il servizio di pulizie su Cosenza per le Ferrovie della Calabria. In arretrato la mensilità di Agosto da corrispondere ai dipendenti dell’azienda e l’incertezza sui prossimi pagamenti.
A lanciare l’allarme è Alessandro Calabrese della Uiltucs Uil di Cosenza che in nota esprime la piena solidarietà ai lavoratori delle FDC ma al contempo non nasconde preoccupazione per gli altri lavoratori dell’”indotto” delle Ferrovie della Calabria, e in particolar modo per i dipendenti della Se.G.I. che ad oggi aspettano il pagamento della mensilità di Agosto e nulla sanno del loro prossimo futuro all’interno dell’appalto.
La delicata questione della crisi “perenne” delle FDC si abbatte quindi, ed inevitabilmente, su tutti quelli che pur non essendo direttamente al servizio delle FDC apportano comunque, quotidianamente, forza lavoro e che con rabbia aspettano il pagamento delle proprie spettanze.
L’azienda interessata (la Se.G.I.) fa sapere, dal canto suo, di aver attivato già iniziative utili con il committente al fine di recuperare almeno una parte del pregresso - che al momento non ci è dato sapere ma ammonterebbe a diverse mensilità – e sopperire quindi, temporaneamente, alle difficoltà che stanno nascendo.
Ma l’incertezza su quando si potrà avere una risposta in tal senso regna sovrana e i lavoratori non ci stanno ad aspettare invano.
Il clima è arroventato, e nulla è scontato, si paventano da parte delle Ferrovie soluzioni alquanto discutibili, come quelle delle pulizie a bordo effettuate dal personale di guida oltre a pure “svendite occasionali”, ma non sono queste le soluzioni che i lavoratori si aspettano.
Noi non ci stiamo! Gli anni di sprechi e sperperi non possono ricadere sulle spalle di tante famiglie e lavoratori – che il benefit maggiore che hanno è quello della maggiorazione della sesta giornata lavorativa che ammonta a 2-3 euro a settimana- e lotteremo fino allo stremo affinchè si mantengano tutti i livelli occupazionali anche indiretti.
Da qui è scaturito lo stato di agitazione dei dipendenti della Se.G.I. – continua Calabrese - che chiede garanzie sul piano occupazione per i lavoratori interessati al servizio di pulizia oltre alla certezza degli stipendi futuri, senza le quali continueremo la nostra mobilitazione.