Operazione Energiopoli: perquisito ex amministratore Barclays Bank Italia
Stamane, le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria di Crotone hanno perquisito l’abitazione milanese di Vittorio Maria De Stasio, già amministratore delegato della Barclays Bank Italia.
L’attività operativa è stata effettuata in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone nell’ambito del procedimento penale relativo all’inchiesta “Energiopoli”, afferente ad un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati di indebita percezione di finanziamenti pubblici e fatti di bancarotta fraudolenta.
Il De Stasio, contestualmente alla perquisizione, ha ricevuto la notifica dell’informazione di garanzia in quanto indagato per truffa, minaccia, estorsione e concorso nell’associazione a delinquere.
In particolare, all’ex amministratore delegato di Barclays Bank Italia viene contestata la truffa per aver determinato, nel periodo compreso tra maggio 2007 e giugno 2008, l’erogazione di ingenti linee di credito (12,5 milioni di euro) a beneficio di due imprese riconducibili all’imprenditore Aldo Bonaldi, personaggio chiave dell’indagine, impedendo agli organismi deputati a controllare la regolarità delle pratiche di procedere alla necessaria verifica della reale consistenza patrimoniale e finanziaria delle società in questione.
Inoltre, il De Stasio avrebbe costretto i dipendenti ad esprimere i necessari pareri formali senza procedere ad adeguate attività di verifica, esercitando pressioni ed avvalendosi della minaccia implicita derivante dal suo ruolo apicale.
Queste operazioni hanno concorso al raggiungimento delle finalità perseguite dall’associazione a delinquere, causando un conseguente danno di rilevante entità in capo alla Barclays Bank che, non ottenendo la restituzione dei finanziamenti erogati, ha dovuto iscrivere in bilancio rilevanti “sofferenze”.
L’appartenenza del De Stasio all’associazione a delinquere viene fatta risalire agli anni
2005/2006 allorquando, nella veste di direttore generale della Banca Bipop Carire aveva consentito l’erogazione di ingenti finanziamenti alle società Eurosviluppo Industriale ed al Consorzio Eurosviluppo. Anche queste posizioni debitorie non sono mai state ripianate e, quindi, sono iscritte a “sofferenza”, con totale previsione di perdita.
L’operazione odierna rappresenta un ulteriore tassello della più ampia indagine relativa alla mancata realizzazione dell’accordo di programma, stipulato tra il Ministero delle Attività Produttive ed il soggetto attuatore, Consorzio Eurosviluppo, finalizzato alla realizzazione di una “filiera energetica” nel comune di Scandale.
Nell’ambito di tale indagine, nello scorso mese di marzo, il G.I.P. presso il Tribunale di Crotone, su richiesta della locale Procura, aveva emesso ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 8 persone, disponendo anche il sequestro preventivo per equivalente di beni mobili, immobili e disponibilità bancarie fino alla concorrenza di 4.000.000 euro, provvedimenti eseguiti dal Nucleo Polizia Tributaria di Crotone.