Ditta realizza cava abusiva nel vibonese, due denunce
Anziché realizzare un piccolo sbancamento per costruirvi alcune serre ed un capannone da adibire alla coltivazione di vari tipi di piante, com'era previsto, avevano trasformato il terreno in una sorta di cava, i cui inerti venivano venduti ad un cementificio della provincia di Catanzaro. Protagonista della vicenda una nota ditta di Vibo Valentia. Oggetto dell'intervento un terreno agricolo sito a Filandari. A scoprire che qualcosa non andava nel cantiere sono stati gli uomini della Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia ed i loro colleghi del N.O.E. di Reggio Calabria, con il supporto dei velivoli dell'8^ elinucleo del capoluogo. I militari dell'Arma della Stazione di Filandari, nel corso delle continue pattuglie per il controllo del territorio, hanno infatti notato il via vai di camion carichi di inerti che uscivano dal terreno. Un flusso costante che ha incuriosito i militari che hanno cosi' deciso di ispezionare il cantiere. Non c'è voluto molto ai militari dell'Arma per accertarsi di come il titolare dell'impresa vivaistica ed il direttore dei lavori, in violazione delle autorizzazioni concesse, avessero arbitrariamente esteso gli scavi al fine di poter rivendere parte degli inerti e riuscire cosi' a moltiplicare gli utili. Per i due e' scattata la denuncia con l'accusa di esecuzione di lavori in violazione del permesso a costruire, mentre tutta l'area, dell'estensione di 18 mila metri quadri e del valore di decine di migliaia di euro, e' stata posta in sequestro.