“Operazione Ragno” impegnati oltre 100 carabinieri a Filandari
Oltre 100 militari della Compagnia di Vibo Valentia, di Serra S. bruno, Tropea, dello Squadrone Cacciatori, della compagnia speciale di Vibo e del reparto operativo, con il supporto delle unità cinofile e degli elicotteri dell’8° elinucleo, sono stati impegnati stanotte nell’operazione “Ragno” contro la cosca Soriano di Filandari. Oltre agli arresti sono state eseguite decine di perquisizioni domiciliari. Per 2 ore tutto l’abitato del paese vibonese è stato letteralmente cinto d’assedio e nessuno è potuto entrare od uscire dalla frazione Pizzinni, centro di potere e sede storica della cosca. I carabinieri hanno eseguito i 10 provvedimenti di fermo emessi dalla Dda di Catanzaro nei confronti di presunti affiliati al clan mafioso Soriano con l’accusa di associazione di tipo mafioso, estorsione, danneggiamento, minaccia, incendio, detenzione e porto abusivo di armi e di esplosivi. Nel mirino della banda imprenditori, giornalisti, deputati e gli stessi carabinieri.
Le persone fermate sono: Leone Soriano, 45 anni; Carmelo Soriano di 49; Carmelo Giuseppe Soriano di 20; Francesco Parrotta, di 28; Giuseppe Soriano, di 20; Antonio Cara' di 18; Grazie D'Ambrosio di 41; Graziella Silipigni di 40; Gaetano Soriano di 47; Fabio Buttafuoco, di 22. Gli indiziati, secondo l'accusa, facevano parte della cosca Soriano, commettendo estorsioni, danneggiamenti, al fine di acquisire il controllo, anche indiretto, o la gestione, di attività economiche, in particolare di attività imprenditoriali nel campo dell'edilizia e del movimento terra e simili. La cosca imponeva, inoltre, prestazioni e forniture in regime di monopolio, specie nel campo dell'edilizia e del movimento terra. Soriano e Gaetano Leone, sono indicati come organizzatori; Buttafuoco, Carà, Parrotta sarebbero esecutori. Gli altri sarebbero stati esecutori e soggetti di raccordo tra i dirigenti e gli esecutori. Il gruppo avrebbe avuto disponibilità di armi ed esplosivi.