‘Ndrangheta: Dda appella assoluzioni clan Soriano
Il Tribunale collegiale di Vibo Valentia presieduto dal giudice Fabio Regolo (trasferito a giugno alla Procura di Catania) ha depositato le motivazioni della sentenza con la quale il 28 maggio scorso ha assolto tutti i componenti del clan Soriano di Filandari - ritenuto dagli inquirenti fra i piu' temuti del Vibonese - dall'accusa di associazione mafiosa, a fronte dei 107 anni complessivi di reclusione chiesti dal pm della Dda di Catanzaro Simona Rossi.
Le motivazioni della sentenza (giudice estensore Lorenzo Barracco), contenute in 70 pagine, offrono un'inedita prospettazione in tema di reati di mafia. Secondo il Tribunale, infatti, le organizzazioni mafiose agirebbero "nel silenzio, in via indiretta, con toni e modalita' allusive e non certo in modo fragoroso ed evidente" come il clan Soriano - definito in sentenza "di piccolo cabotaggio" - a cui venivano attribuite "bombe, colpi di pistola, richieste esplicite di denaro, minacce telefoniche ed epistolari a giornalisti", circostanze queste ritenute invece dal gip distrettuale di Catanzaro prove "evidenti" dell'associazione mafiosa tanto da aver a suo tempo disposto il giudizio immediato per tutti gli imputati.
A nulla per il Tribunale sarebbero poi servite le numerose intercettazioni ambientali e le testimonianze di imprenditori e carabinieri. Contro tale sentenza, il nuovo pm della Dda, Camillo Falvo, ha preannunciato ricorso in Appello. (AGI)