Operazione Ragno, revocata la sorveglianza a Giuseppe Soriano
La Corte D'Appello di Catanzaro, sezione Misure di Prevenzione, ha revocato la sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza applicata a Giuseppe Soriano, accogliendo i motivi di appello proposti dai suoi difensori, gli avvocati Maria Tassone e Garisto.
Il Tribunale di Vibo Valentia, il 28 giugno del 2016, aveva applicato a Soriano, su proposta della Procura, la sorveglianza poiché l’aveva ritenuto “soggetto pericoloso”, in quanto considerato affiliato alla cosca Soriano, clan attivo a Filandari. I suoi difensori avevano però proposto appello contro il decreto, chiedendone l'annullamento. La corte d'Appello del capoluogo ha ora accolto in pieno la tesi dei legali, revocando il provvedimento.
Soriano è coinvolto, insieme ad altri imputati, nel processo scaturito dall’operazione denominata Ragno, condotta nel novembre del 2011 dai carabinieri di Vibo Valentia che sottoposero a fermo 10 persone ritenute esponenti della cosca ed accusate di associazione di tipo mafioso, estorsione, danneggiamento, minaccia, incendio, detenzione e porto abusivo di armi e di esplosivi, ai danni di diversi imprenditori della zona.
Il processo è attualmente pendente davanti alla Corte D'Appello di Catanzaro che, in base alla decisione della Cassazione, ha annullato la sentenza emessa in secondo grado (il 28 maggio del 2015) e dovrà ore decidere in merito alla sussistenza o meno del cosiddetto “clan Soriano”.