‘Ndrangheta: Vibo, legale si rivolge a consiglio contro collega
Finirà dinanzi al Consiglio dell'ordine degli avvocati lo svolgimento dell'udienza odierna del processo "Ragno" a carico del clan Soriano in corso al Tribunale di Vibo Valentia. È la prima volta nella storia giudiziaria vibonese che si è in presenza di un tale "strascico", conseguenza di uno "scontro" fra gli avvocati Diego Brancia, difensore di Leone Soriano, e l'avvocato Francesco Stilo, legale di Giuseppe Soriano, nipote di Leone.
In particolare, l'avvocato Brancia ha informato in aula il Collegio giudicante ed il pm che si rivolgerà al Consiglio dell'ordine degli avvocati di Latina, foro di appartenenza dell'avvocato Stilo, affinchè venga valutato il comportamento deontologico tenuto oggi in udienza da quest'ultimo legale. L'avvocato Brancia ha infatti duramente contestato le domande rivolte dall'avvocato Stilo ai testimoni del processo (ufficiali dei carabinieri) riguardo la posizione di Leone Soriano, imputato non direttamente assistito dall'avvocato Stilo.
L'avvocato Brancia ha inoltre contestato la richiesta dell'avvocato Stilo al Tribunale di acquisizione di documentazione inerente la posizione di Leone Soriano, "denunciando" la mancanza di un preventivo accordo fra i due legali. Il Tribunale ha in ogni caso rigettato la richiesta di acquisizione della documentazione prodotta dall'avvocato Stilo ritenendola inammissibile. (AGI)