Blitz anti ‘ndrangheta nel vibonese, diversi fermi

Vibo Valentia Cronaca

È scattato all’alba, nel vibonese, un blitz antimafia condotto dai carabinieri del Comando provinciale del capoluogo che stanno eseguendo dei provvedimenti di fermo emessi nei confronti di presunti esponenti di una ‘ndrina della provincia.

Le indagini che hanno portato all’operazione di oggi, denominata "Nemea", sono state condotte dai militari del Reparto Operativo del Comando provinciale di Vibo sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro.

Nel mirino sette esponenti di spicco della famiglia di ‘ndrangheta “Soriano” di Filandari; tra loro anche un esponente di rilevo dei Mancuso di Limbadi, Emanuele Mancuso, 30enne figlio del boss Pantaleone, che secondo gli inquirenti avrebbe partecipato e fornito supporto per la commissione di gravi reati accertati ed anche il furto ai danni di una gioielleria di Nicotera avvenuto lo scorso gennaio.

Le investigazioni sono partire dopo gli eventi criminali registrati tra Filandari e Ionadi in seguito alla scarcerazione di un pluripregiudicato, Leone Soriano, considerato al vertice della cosca e detenuto sino allo scorso settembre.

Negli ultimi mesi, infatti, vi sono stati una serie ininterrotta di danneggiamenti maturati a colpi d’arma da fuoco e col lancio di una bomba artigianale, oltre all’incendio di mezzi industriali e autovetture private.

Di particolare rilevanza la ripresa di atti minatori e danneggiamenti nei confronti di un noto imprenditore della provincia, già vittima in passato di altre intimidazioni.

Secondo gli inquirenti l’escalation rientrerebbe in una strategia di riappropriazione del territorio nell’ambito della quale sarebbe emerso il proposito di un agguato nei riguardi del capo cosca rivale, Giuseppe Antonio Accorinti, pluripregiudicato di Zungri, e la pianificazione di un attentato alla locale Caserma dei Carabinieri con l’esplosione di colpi d’arma o il lancio di un ordigno esplosivo.

L’operazione segue direttamente l’arresto operato sempre dai Carabinieri, già un mese fa, di Giuseppe Soriano, nipote di Leone, trovato in possesso di un ingente quantitativo di droga e di munizioni e, lo scorso anno, il ritrovamento di un piccolo arsenale di kalashnikov, pistole e bombe a mano.

(notizia in aggiornamento)

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