Nemea: insulti dal boss al magistrato reo di aver incarcerato la sua famiglia

Vibo Valentia Cronaca

Sarebbe Giampaolo Boninsegna il colpevole di aver fatto andare in carcere Leone Soriano.

Il presunto boss, finito tra le sbarre lo scorso giovedì, nell’ambito dell’operazione Nemea (LEGGI LA NOTIZIA), ha infatti inviato due lunghe lettere a un imprenditore di Soriano di Filandari, in cui avrebbe messo in evidenza il proprio astio nei confronti dell’ex pubblico ministero della Dda di Catanzaro.

A seguito dell'inchiesta "Nemea" sono finiti in manette alcuni soggetti ritenuti appartenenti al clan Soriano. Nelle lettere scritte dal boss a un imprenditore, al quale avrebbe chiesto soldi a titolo di estorsione, e finite agli atti dell'idagine, è emerso un astio del boss nei confronti del magistrato, "accusato" di avergli arrestato, nel 2011, tutta la famiglia.

L’ex pm, in quell’anno, era stato destinatario da parte dello stesso Soriano di minacce di morte, inviategli dal carcere e intercettate dai carabinieri nell'ambito dell'operazione antimafia denominata "Ragno".

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