Agguato a Varapodio. Il padre della vittima ucciso nel 2000
Nel 2000 era toccato al padre, Saverio Donato, freddato per un banale litigio. Un omicidio cruento per il quale è stato condannato Saverio Mammoliti, nipote e omonimo del famigerato Saro. Stamattina, in localita' "Due querce" di Varapodio, nel Reggino, a cadere ferito a morte da colpi di lupara e' il figlio piu' piccolo di Saverio, Francesco, mentre l'altro figlio, Carmelo, di 26 anni, è ricoverato in condizioni gravissime all'ospedale di Polistena dove lotta tra la vita e la morte. Il giovane è stato trasportato d'urgenza, questa mattina intorno alle 8, all'ospedale di Polistena. Le sue condizioni sono molto gravi, tanto che i sanitari hanno deciso per il momento di non operarlo. Donato riporta ferite alla testa, all'addome e alla gamba sinistra. E' ricoverato nel reparto di terapia intensiva. L'agguato sarebbe stato consumato intorno alle 7.30 di questa mattina, mentre ancora non si e' a conoscenza di chi abbia trovato i corpi dei due fratelli. I carabinieri della compagnia di Taurianova, guidati dal capitano Giulio Modesti, e coordinati sul campo dal tenente Marco Filippi, hanno iniziato subito le indagini. Sul posto sono intervenuti anche gli specialisti del Sis di Reggio Calabria, il reparto scientifico dell'Arma, e il magistrato della procura di Palmi.
Sarebbero due i killer che stamattina hanno fatto fuoco contro i fratelli Donato. Secondo quanto si è appreso da fonti investigative, a uccidere Francesco Donato, 18 anni, e a ferire in modo grave suo fratello Carmelo, 26, sarebbero state due persone. In contrada "Due querce" di Varapodio, luogo del duplice delitto, sono stati eseguiti i rilievi del Ris dei carabinieri di Reggio Calabria, il reparto scientifico dell'Arma. Sul posto, intorno alle 10.30, è giunto anche il magistrato della procura di Palmi. Le indagini sono condotte dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria.