Sanità: Cgil, il “Pugliese-Ciaccio” continuamente indebolito
Il segretario aziendale della Cgil Vincenzo Lacroce ed il Segretario Generale della Fp cgiL Tonino Meliti affermano, in un documento, che "l'Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro, presidio ospedaliero di riferimento a carattere regionale e quindi struttura con grande valore strategico nelle politiche sanitarie-ospedaliere regionali, subisce di continuo azioni di indebolimento nella sua dotazione organica e ad oggi si trova in una situazione di difficolta' che piu' volte abbiamo avuto modo di rappresentare e denunciare, alla direzione aziendale ed al competente Assessorato Regionale Tutela della Salute , rispetto alla mancata immissione di personale carente, nel mentre in continuita' si verifica un'emorragia di personale infermieristico che dalla detta Azienda Ospedaliera viene trasferito, per mobilita' interaziendale, ad altre Aziende della Regione". "Inoltre - proseguono i due sindacalisti- si aggiungono le problematiche del mancato turn over del personale in pensione e del personale femminile in astensione per maternita' oltre alla mancata esigibilita' di inalienabili istituti contrattuali quali ferie e riposi, necessari per il recupero psico-fisico degli operatori".
"Cio' - continuano - non puo' essere piu' sopportato, con un'Azienda che aumenta i servizi nella sua riorganizzazione per dare migliori risposte all'utenza, contando esclusivamente sul personale in servizio che e' costretto ad operare in una situazione di difficolta' organizzativa proprio dovuta al deficit di personale sopra evidenziato. Risulta incomprensibile il perche' non si procede a fare seguito alla immissione del personale gia' risultato idoneo nelle procedure concorsuali, gia' definite, per le quali e' gia' stato notificato l'esito positivo agli interessati, che tra l'altro sono gia' stati sottoposti alle visite mediche ed alla presentazione della documentazione prevista per la presa in servizio. Il mantenimento di standard di qualita' commisurato a maggiori carichi di lavoro non vanno d'accordo con un'assistenza ospedaliera degna del diritto alla salute del cittadino e nemmeno si puo' e si deve lavorare in situazioni di estrema precarieta' alle quali continuano a rimanere insensibili sia gli organi aziendali competenti che il Dipartimento Regionale Tutela della Salute. Poi, quando si verificano i casi di malasanita' tutti a cercare responsabilita' e deficienze . In tale grave situazione - continua la nota - si aggiungono situazioni di ulteriore difficolta' quali quelli del personale dell'Unita' di Ortopedia, che oltre ad assicurare e garantire l'assistenza ai degenti ricoverati nel reparto, si trova ad essere impegnato contestualmente, in maniera gravosa, nell'attivita' di servizio per i pazienti-detenuti, in quanto lo stesso Reparto e' quello ove e' allocata l'unica cella dell'intero presidio". La Cgil, "lamenta la mancata utilizzazione del personale ausiliario, riqualificato OSS, per il quale ora piu' che mai risulta indispensabile una procedura concorsuale interna che risponderebbe alle legittime aspettative degli interessati ed innanzitutto ad un miglioramento qualitativo dei servizi sanitari. E' necessario avviare un rapido confronto per concordare rapidamente le soluzioni che rispondano sia ad un utilizzo appropriato delle risorse umane che ad un miglioramento delle attivita' dell'Azienda. In mancanza e , permanendo,l'attuale situazione di precarieta' i lavoratori e la Cgil Funzione Pubblica - concludono - intraprenderanno le opportune iniziative, sino alla mobilitazione ed allo sciopero del comparto sanita' che vedra' partecipe anche la cittadinanza , per rivendicare il corretto utilizzo del personale per garantire migliori servizi ai cittadini".