Rossano, riciclaggio d’auto: salta il processo per una sottigliezza processuale
Il Giudice del Tribunale di Rossano, dott. Enrico D’alfonso, ha accolto l’eccezione preliminare formulata dagli avvocati Ettore Zagarese Giuseppe Vena – entrambi del Foro di Rossano – in merito alla competenza per materia circa il reato di riciclaggio che vedeva imputato il trentanovenne rossanese A.G., cosìcchè il processo a suo carico non si è potuto celebrare. L’uomo era chiamato a rispondere dei reati di riciclaggio e falso, perché con più azioni esecutive della medesima risoluzione criminosa, fuori dei casi di concorso, acquistava o comunque riceveva un’autovettura di grossa cilindrata, sulla quale apponeva una targa falsa ed abbinava una carta di circolazione contraffatta ( documenti che in realtà appartenevano ed erano regolarmente in uso ad altra autovettura stessa marca e tipo di colore diverso, intestata a nota società S.p.A.); il tutto al fine di ostacolarne l’identificazione della provenienza delittuosa; autovettura che egli commercializzava vendendola a terze persone e successivamente se ne impossessava e le rendeva introvabile agli organi inquirenti (Fatti commessi in Rossano nel 2008). L’imputato all’udienza dibattimentale era assistito e difeso dall’ avvocato Ettore Zagarese e dall’avvocato Giuseppe Vena i quali in via preliminare formulavano al Giudice una eccezione preliminare circa la competenza del giudice monocratico a poter trattare il processo atteso che la pena edittale prevista per il reato in oggetto arrivasse fino ad anni 12 e quindi che la competenza era non del giudice monocratico ma del giudice collegiale. Il P.M. dott. Raffaella Mancini, si associava alla tesi difensiva dell’avvocato Ettore Zagarese e dell’avvocato Giuseppe Vena. Il Giudice si ritirava in camera di consiglio ed al rientro accoglieva la tesi dell’avvocato Ettore Zagarese e dell’avvocato Giuseppe Vena, astenendosi dalla trattazione del giudizio ed inviando gli atti al Collegio.
Notizia segnalata da Corrado Rosetta