Operazione Santa Tecla. Sviluppi rito abbreviato

Cosenza Cronaca

Riceviamo e pubblichiamo nota di Corrado Rosetta

Prosegue per oggi giovedì 06 ottobre 2011, presso l’ aula bunker di Via Paglia dinanzi al Gup distrettuale di Catanzaro, l'udienza del rito abbreviato per 81 imputati del Maxi Processo Penale Operazione Santa Tecla. L'udienza di ieri 05.10.2011 è stata un'udienza interlocutoria ove dopo il vaglio della regolare costituzione di tutte le parti procesuali, il P.M. Distrettuale Antimafia Dott. Luberto ha avanzato richiesta di modifica/aggiunta specificazione al capo n. 32) della misura cautelare ed i difensori degli imputati hanno chiesto di contro il termine a difesa per valutare se accedere anche per tale contestazione al rito deflattivo dell'abbreviato. Si è proseguito quindi con l'esame di un imputato a cui sono state rivolete le domande dalle parti processuali. In aula erano presenti molti degli imputati nonchè è stato disposto il collegamento in video conferenza per coloro i quali si trovano ristretti in regime di carcere duro del cosidetto 41 bis. Il Gup Dott.ssa Macrì, ha stabilito il calendario della prosecuzione delle udienze del procedimento Santa Tecla ( rito abbreviato) nei giorni: 06 - 18 - 19 - 20 ottobre e 02 - 03 novembre 2011. L'udienza di oggi 06 ottobre 2011 sarà dedicata all'escussione dei testi e degli imputati a cui sono state subordinate le richieste di ammissione del rito abbreviato da parte dei difensori. A difendere gli imputati è il collegio difensivo composto, tra gli altri, da avvocato Ettore Zagarese, avvocato Giovanni Zagarese, avvocato Giuseppe Zumpano, avvocato Emanuele Monte, avvocato Andrea Salcina, avvocato Francesco Oranges, avvocato Francesco Nicoletti, avvocato Giuseppe Vena, avvocato Antonio Pucci, avvocato Giampiero Dardano, avvocato Aldo Zagarese, avvocato Gaetano Monte, avvocato Fabio Salcina, avvocato Salvatore Sisca. Si ricorda che l’operazione Santa Tecla è stata condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro con l’ausilio delle locali forze dell’ordine e vede alla sbarra 86 persone (quasi tutti sottoposti a misure cautelari detentive ed in alcuni casi al regime del carcere duro del 41 bis) - per la gran parte coriglianesi, accusati di associazione per delinquere di stampo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, usura ed estorsioni. Nel processo Santa Tecla sono costituite parti civili il Comune di Corigliano Calabro, la Regione Calabria ed il gioielliere Giuseppe Curto. La sentenza di primo grado è prevista per dicembre.