Catanzaro: cinque anni di reclusione per pedofilia
La Corte d'appello di Catanzaro ha confermato, questo pomeriggio, la condanna a cinque anni di reclusione, l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e l'interdizione legale per la durata della pena, a carico di Pietro Lamberto, 59 anni, addetto ai servizi sociali del Comune di Catanzaro, in arresto con l'accusa di violenza sessuale aggravata compiuta nei confronti di una minorenne. I giudici hanno accolto la richiesta del sostituto procuratore generale Eugenio Facciolla, che li ha esortati a confermare la pronuncia di primo grado. Aveva invece chiesto un aggravio di pena l'avvocato Vitaliano Leone, in rappresentanza della madre della piccola vittima costituitasi parte civile, a cui l'imputato dovrà anche rifondere le spese per il secondo grado di giudizio. Era presente, ma non aveva appellato la sentenza, anche l'avvocato Orlando Sapia, difensore del padre della bambina, pure costituitosi parte civile in primo grado ed a cui è già stato riconosciuto il risarcimento del danno (il giudice di primo grado ha assegnato 7.000 euro ciascuno ai genitori della giovane parte offesa, 5.000 euro al fratellino, e 40.000 euro in via provvisionale - il risarcimento effettivo sarà liquidato in sede civile - alla bambina oggetto della violenza.
La sentenza di primo grado a carico dell'imputato è dell'11 febbraio scorso, ed è arrivata al termine di un giudizio abbreviato, che gli è valso lo sconto di pena di un terzo.
Lamberto era stato tratto in arresto in flagranza per pedofilia nel giugno 2010 dopo che, secondo quanto reso noto dagli inquirenti, era stato sorpreso in atteggiamenti che sarebbero stati inequivocabili con una bambina di 11 anni, con la quale si era appartato in una villetta che si trova a Roccelletta di Borgia.