XXXI edizione della Sagra di Donnici e si pensa ad un comitato permanente
Con una immagine che rievoca le stampe dell’Abate Pacichelli, l’architetto Antonio Angelo Spadafora, "patron" della XXXI edizione della Sagra dell’Uva e del vino D.O.C. di Donnici – da venerdì 14 a domenica 16 ottobre - detta già nella locandina la cifra dell’evento autunnale per eccellenza della città di Cosenza.
Da quindici anni questo professionista, donnicese doc, non si occupava più della sagra, dopo averne curato tre edizioni dal 1994 al 1996. Oggi vi ritorna – rispondendo all’avviso comunale – con la consapevolezza che Donnici è cambiata, che la produzione del nettare divino nella bella contrada a sud del capoluogo ha fatto passi da gigante e necessita di canali di promozione anche innovativi. Ma la sagra, etimologicamente festa propiziatoria con la quale si volevano celebrare particolari momenti dell’anno e tra questi la vendemmia, deve rappresentare un forte richiamo alla tradizione, quasi il tratto identitario del territorio.
Una impostazione che convince l’Amministrazione comunale che, con l’assessorato alle attività economiche e produttive guidato da Luciano Vigna, promuove e segue l’evento. “La mia proposta e la novità vera che lanciamo – ci annuncia Spadafora - è soprattutto quella di sottrarre alla estemporaneità la sagra di Donnici, svincolandola anche dalle oggettive difficoltà economiche dell’ente locale. Donnici merita un comitato permanente, al quale lavoreremo subito dopo l’evento, come compagno di viaggio dei nostri bravi produttori di vino ma dei donnicesi tutti per un impegno costante sul territorio. La sagra dovrà divenire l’evento clou di una serie di attività da sviluppare in maniera organica durante tutto l’anno”.
Il Comune sarà sempre il prestigioso tutor, con i mezzi a suoi disposizione, a sostegno di un percorso di crescita che deve coinvolgere tutti quei cittadini che da anni stanno dimostrando di avere a cuore la loro frazione.
Dal 14 al 16 ottobre, per ritornare all’attualità di questa edizione, le cinque cantine – Bozzo, Donnici 99, Monterosa di Fiego, Spadafora e Terre del Gufo – si offriranno nuovamente alla degustazione con un elemento caratterizzante e migliorativo: la presenza di sommelier della FISAR, a partire da Tommaso Caporale che della federazione è anche responsabile della comunicazione.
Centro storico protagonista, anche nei suoi angoli più suggestivi, sapendo di poter contare sulla disponibilità dei donnicesi a lasciarsi coinvolgere in questa grande festa popolare, condita da un intrattenimento musicale, curato dall’Associazione Musicale “Arteneo” di Belsito. Gruppi di artisti di casa nostra proporranno repertori che dall’etnico tradizionale si spingono al rock. Perché a Donnici tradizione e modernità camminano insieme.