Cittadinanza Attiva su piano di rientro sanitario
Riceviamo e pubblichiamo comunicato di Cittadinanza attiva sul piano di rientro sanitario
"Dopo aver analizzato attentamente il Piano di rientro sanitario della regione Calabria, già nel mese di marzo, Cittadinanzattiva TDM aveva comunicato a tutti gli organi d’informazione una serie di osservazioni sulle proposte di riorganizzazione della Sanità Locale. Cittadinanzattiva TDM , in fase di definizione del piano locale, evidenziava i rischi di un abbassamento dei livelli essenziali di assistenza con il conseguente disagio per i cittadini. Chiese per questo, un incontro urgente congiunto con l’allora Commissario Prof. Nostro e con la vice presidente della Giunta calabrese Dr Stasi, incontro che non si è mai tenuto.
Dallo studio del piano attuativo locale ( PAL ) emerge quanto segue:
- Manca la scheda economica per illustrare i risparmi previsti;
- Manca una scheda sull’incidenza dei tagli e delle riconversioni sul personale sanitario e amministrativo;
- Manca la proposta operativa delle attività territoriali ( specialistiche, personale, ecc.)
- Mancano i passaggi istituzionali previsti per legge ai fini della formulazione del PAL.
- Mancano le linee guida sui rapporti con le associazioni dei cittadini e con il volontariato singolo ed associato.
A giudizio di Cittadinanzattiva TDM si tratta, più che di un PAL, di una ridefinizione ed organizzazione dell’ospedalità pubblica e privata. Cittadinanzattiva TDM chiede quale sia stato il criterio adottato nella ridefinizione dei posti letto. Nel 2008 i ricoveri in Ospedale sono stati 19.899 con posti letto 399; il PRR ne ritiene appropriati 286, in realtà i posti letto saranno 228 in attesa della realizzazione dei futuri 54 tra p.l. di Urologia (10), Neurologia (10 ), Recupero e Riabilitazione Funzionale (30), Emodinamica (4), ed 8 culle non conteggiabili come p.l.
I p.l. di Urologia, Neurologia, Recupero e Riabilitazione Funzionale saranno difficilmente attivati perché già accreditati con le Strutture Private. Con questi numeri, grande sarà il disagio per i cittadini e forte l’ aumento dell’emigrazione sanitaria. Cittadinanzattiva TDM chiede ancora quale sia stato il criterio nel trasformare in strutture semplici Unità Operative e Servizi di eccellenza, che hanno fatto la storia di questo Ospedale dandogli prestigio con attestati di riconoscimento da parte degli utenti. Si declassa l’Ospedale piuttosto che qualificarlo, penalizzando e mortificando professionalità ed esperienze di qualità. Ci riferiamo alla Nefrologia e Dialisi, alla Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale, all’Oncologia, alla Geriatria, alla Diabetologia, ecc. In una fase di difficoltà della città di Crotone che dura da più anni ( mancanza di lavoro, questione ambientale, illegalità diffusa), declassare l‘Ospedale da’ il segno di una immeritata punizione da parte delle Istituzioni Regionali e Locali. Il ritmo con cui sono stati sostituiti Direttori generali e Commissari (18 in circa 20 anni) tutti esterni, ha certamente penalizzato l’Ospedale che, nel corso degli anni, ha perso quote di qualità. E’ pur vero che, per la professionalità e l’impegno di tanti operatori, si sono mantenute e potenziate strutture di riconosciuta eccellenza. Cittadinanzattiva TDM farà la sua parte in difesa della Sanità del nostro territorio e si appella a tutta la società civile perché metta in atto una protesta responsabile ma determinata; si appella alle Istituzioni perchè, aldilà delle collocazioni partitiche, sappiano instaurare un dialogo unitario e costruttivo per la tutela dei diritti dei Cittadini."