Il Vice presidente Chiti domani a Cosenza
Il Vice-Presidente del Senato, on. Vannino Chiti, già Ministro della Repubblica, domani 20 ottobre 2011, sarà a Cosenza per presentare il suo ultimo libro intitolato: "Religioni e politica nel mondo globale. Le ragioni di un dialogo" (Giunti, 2011). L'appuntamento è fissato alle ore 16.30, presso la Sala degli Specchi della Provincia di Cosenza, ubicata in Piazza XV Marzo, nel centro storico. Discuteranno del testo, alla presenza dell'Autore, il professor Antonino Mantineo, docente di Diritto Ecclesiastico e Canonico presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università "Magna Graecia" di Catanzaro, promotore delle giornate di Riflessione Biblica di Messina, dei "Colloqui Dionisiani", dei "Giovedì del Logos e dello Spirito" e lo scrittore e attivista della Caritas romana Maurice Bignami. I lavori saranno introdotti e presentati da Domenico Bilotti, dottorando di ricerca in Teoria del Diritto e Ordine Giuridico Europeo e vedranno la partecipazione dell'on. Mario Oliverio, Presidente della Provincia di Cosenza, e di S. E. Mons. Salvatore Nunnari, Arcivescovo Metropolita della diocesi di Cosenza-Bisignano. Il dibattito si annuncia ricco di spunti e di argomenti di grande attualità. Il rapporto tra religione e politica è stato ed è un tema da sempre presente nelle riflessioni di Vannino Chiti, che ha sempre coltivato la convinzione che l’interazione tra religione e politica rappresenti una di quelle questioni sulle quali sia impossibile non interrogarsi. Di questo rapporto e, in particolare, dell’esperienza maturata in Italia tra l’area cattolica in tutte le sue forme istituzionali, politiche e sociali e le sinistre, l’on. Chiti si era già occupato nel libro “Laici & cattolici”. In quest’ultimo saggio, invece, Chiti si pone un interrogativo diverso: si chiede, dentro il mondo in cui siamo e che chiamiamo globale, quali siano gli obiettivi che dobbiamo porci per rendere migliore questa nostra grande casa comune. Le conclusioni a cui approda nella sua riflessione sono le seguenti: che a prescindere dal fatto che un essere umano sia o meno religioso, che sia o non sia cattolico o professi altre fedi, a prescindere da tutto, i temi di tutela dei diritti della persona nel mondo contemporaneo restano la sfida centrale. Una sfida posta da uno sviluppo che può distruggere persona e ambiente, che può minare la pace e la convivenza tra i popoli: tutto questo e i corollari che ne discendono non possono essere affrontati se non c’è un confronto rispettoso e attento al di là delle proprie convinzioni anche con l’esperienza religiosa. Non si può considerare il fenomeno religioso come un residuo delle superstizioni del passato, esso va considerato come un esperienza che accompagna l’uomo e che offre delle risposte a degli interrogativi che sono dentro l’uomo, quali che siano le risposte.