Collaboratore di giustizia accusa Scopelliti che annuncia querela
Esponenti politici di centrodestra e centrosinistra che avrebbero avuto i favori elettorali della cosca Tegano di Reggio Calabria. Ad aprire questo nuovo scenario e' stato il collaboratore di giustizia Roberto Moio, nel corso di un'udienza sul processo "Testamento". Sulla vicenda e' intervenuto il presidente della Giunta regionale, Giuseppe Scopelliti, chiamato in causa dal collaboratore, il quale ha diffuso una nota: "Apprendo dagli organi di stampa che, nel corso del procedimento penale celebrato ieri dinnanzi la Corte di Appello di Reggio Calabria denominato "Operazione Testamento" - ha scritto il governatore - un collaboratore di giustizia avrebbe fatto dei riferimenti, seppur indiretti, alla mia persona. Ritengo l'accaduto, che mi lascia estremamente perplesso, alla stregua di un tentativo del collaboratore di giustizia escusso, finalizzato anche a legittimare la sua valenza processuale attraverso il richiamo a nomi di noti personaggi politici. Preciso, comunque, di non aver mai avuto nessun rapporto di conoscenza con i signori Tegano, citati dal collaboratore di giustizia, ne' con quest'ultimo nemmeno in via indiretta. Comunico, quindi - ha concluso Scopelliti - di aver dato mandato ai miei legali per tutelare la mia persona nelle sedi opportune".
Il collaboratore di giustizia, nipote del presunto boss Giovanni Tegano, in particolare, ha deposto nel processo "Testamento" contro i presunti affiliati al clan Libri per parlare dei presunti rapporti che la cosca avrebbe avuto con l'ex consigliere comunale ed ex poliziotto Massimo Labate, assolto in primo grado di concorso esterno. Il collaboratore, poi, rispondendo alle domande del pg Francesco Mollace, ha fatto i nomi dell'ex sindaco di Reggio e attuale presidente della Regione Giuseppe Scopelliti che avrebbe avuto voti per il tramite dell'ex consigliere comunale di Reggio Giuseppe Agliano e di un altro esponente del centrodestra, Antonio Franco; il vice presidente del Consiglio regionale Alessandro Nicolò, e Nino De Gaetano, ex consigliere regionale di Rifondazione Comunista, recentemente passato con il Pd. "I Tegano - ha detto il collaboratore durante la sua deposizione - hanno sempre avuto ottimi rapporti con la politica, hanno sempre raccolto i voti, quasi sempre per la destra".