‘Ndrangheta, beni per 150 milioni sequestrati alla cosca Commisso di Siderno
Un ingente patrimonio immobiliare stimato in circa 150 milioni di euro è stato sequestrato nel corso di una operazione della polizia nei confronti di esponenti di spicco della cosca Commisso di Siderno, nel reggino. Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Reggio Calabria, ha riguardato 21 società, tra cui la Kollmax e la Meridionale Intonaci, e un centinaio di immobili. I due personaggi di maggiore spessore, riferiscono gli investigatori, sono Riccardo Rubbo e Antonio Galea. Nella rete degli investigatori sono caduti otto soggetti ritenuti vicini alla cosca Commisso di Siderno e altri venti terzi ai quali erano intestati i beni che gli investigatori ritengono fossero invece sempre riconducibili ai soggetti attenzionati. Galea, ricercato nell’ambito dell'operazione “Crimine”, è stato arrestato dagli uomini del Commissariato di Siderno nel marzo di quest'anno dopo un periodo di latitanza. L'operazione e' condotta da personale del Commissariato della polizia di Siderno e della Divisione anticrimine della Questura di Reggio Calabria.
Un anno fa circa, il 18 novembre 2010, un altro grande sequestro fu eseguito nei confronti della cosca Commisso, per beni dell'ammontare complessivo di 200 milioni di euro. Il provvedimento eseguito oggi dalla Polizia segue le richieste al processo abbreviato dell'operazione “Crimine” pronunciate ieri dal procuratore aggiunto della Dda reggina Nicola Gratteri. Venti anni di reclusione sono stati chiesti per Giuseppe Commisso, chiamato 'u mastru', nella cui lavanderia sono stati intercettati alcuni dei dialoghi più significativi per l'indagine.
h 12:14 | Rubbo e Galea, secondo l'accusa, sarebbero a capo di una cosca satellite di quella dei Commisso, la Rumbo-Galea-Figliomeni, alla quale la 'ndrina madre concede una certa autonomia, pur rimanendo uno stretto legame. Proprio ieri, il procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, nella sua requisitoria nel processo abbreviato per l'inchiesta Crimine, ha chiesto la condanna di Galea a 16 anni di reclusione.