Violentata per tre anni rifiuta la protezione del Ministero
Annamaria Scarfò, la ragazza di 24 anni, minacciata dai parenti di alcune persone che lei aveva denunciato per violenza sessuale, rinuncia alla protezione proposta dal Ministero dell'Interno. «Rifiuto la proposta di protezione che mi è stata offerta - ha detto la ragazza - non posso essere equiparata al rango di pentita o di collaboratrice di giustizia. Non ho sbagliato. Sono altri che hanno sbagliato». Nonostante abbia rifiutato la protezione, però, i carabinieri della Compagnia di Taurianova hanno egualmente attivato servizi di tutela nei suoi confronti. Gli interventi a tutela della giovane donna, che vive con la sua famiglia in paese, sono stati intensificati dopo la denuncia dei comportamenti vessatori tenuti dai parenti delle persone che aveva denunciato otto anni prima e che ha portato all'emissione dei provvedimenti di ammonimento per sei persone il 17 febbraio scorso. La ragazza ha lamentato in più occasioni atteggiamenti di chiusura da parte dei concittadini nei suoi confronti e nei confronti della sua famiglia. Il padre ha difficoltà a trovare lavoro come pure la madre e la sorella. Annamaria ha parlato anche di riflessi della vicenda che ha vissuto sulla sua salute con una malattia alle ossa che potrebbe essere sopravvenuta per il forte stress e i traumi subiti.