Presentata ieri davanti a 1500 persone “Calabria, Roma, Europa”
"Quella di Domenico Naccari è stata una grande intuizione che va incoraggiata e sostenuta. La Fondazione Calabria Roma Europa sarà punto di riferimento per l'associazionismo calabrese presente in città e sarà un riferimento per gli enti locali e per tutti quanti noi". E' quanto ha detto ieri sera il sindaco di Roma Gianni Alemanno concludendo i lavori della presentazione ufficiale della Fondazione Calabria Roma Europa che si è svolta all'Università pontificia Regina Apostolorum nella Capitale alla presenza di numerosi amministratori calabresi, e molte autorità. "Credo veramente - ha aggiunto Alemanno - che sia necessario un grande sforzo per dare impulso a questa iniziativa, attorno a cui dobbiamo sentirci tutti coinvolti poiché, - sottolinea - a Roma come in Calabria, il senso della cittadinanza è la partecipazione. Quando ci troviamo di fronte ad una comunità di questo tipo, di questa consistenza, bisogna saperci scommettere.
E' ovvio che ci sentiamo tutti romani, che esistono altre comunità regionali, però c'è una presenza forte e importante di calabresi con cui c'è già un gemellaggio di fondo. Su questa comunità bisogna realmente investire perché serve a Roma, serve alla Calabria e serve a queste 500 mila persone che, lo ripeto sempre, non devono smarrire la propria identità. Essere profondamente romani non significa dimenticare la Calabria ma, al contrario, si è profondamente romani se si è profondamente calabresi". A fare gli onori di casa davanti ad oltre millecinquecento persone, è stato il rettore del Regina Apostolorum, Pedro Barraiòn. Ha introdotto il presidente Domenico Naccari che ha spiegato funzioni e obiettivi della Fondazione. "Il nostro intento - ha detto fra le altre cose Naccari - è quello di unire le forze attorno ad un progetto ambizioso che si propone di promuovere le positività della Calabria. La fondazione vuole essere un laboratorio di idee aperto a tutti, senza colori di appartenenza e al servizio di enti locali e associazioni con cui scambiare esperienze e sperimentare iniziative capaci di incidere sulla crescita culturale e socio economica della nostra regione e dei corregionali presenti nella Capitale”. Una Fondazione che vuole soprattutto offrire servizi agli enti locali, come ad esempio la “Camera municipale di conciliazione”.
E’ un modo, ha spiegato Caterina Chiaravalloti, magistrato e consigliere giuridico del ministero degli Esteri, “per agevolare l’applicazione della recente normativa e dare la possibilità ai comuni di snellire le controversie giudiziarie e ottenere anche dei ricavi economici”. Folta la rappresentanza delle associazioni. Da quelle calabresi presenti a Roma a quelle campane, pugliesi, sarde, siciliane e di altre regioni italiane. Tanti i sindaci venuti dalla Calabria che al termine della convention sono saliti sul palco insieme al sindaco Alemanno. Dopo la presentazione, il via ad un dibattito serrato coordinato dal responsabile culturale della Fondazione, Arcangelo Badolati. É interventuto il senatore Franco Bevilacqua, membro del consiglio di amministrazione di "Calabria Roma Europa" che ha spiegato la "validità di una iniziativa finalizzata a creare percorsi virtuosi di sviluppo e ampliare le relazioni tra la Calabria, Roma e l’Europa”. Per l’eurodeputato Alfredo Antoniozzi, assessore di Roma, “l’idea della Fondazione di Domenico Naccari risponde all’esigenza dei calabresi residenti nella Capitale, ed è un punto di incontro per favorire l’accrescimento culturale di Roma e di tutta la Calabria”. Secondo il consigliere regionale e delegato ai Trasporti della Calabria, Fausto Orsomarso quella di Naccari è una iniziativa che “in una stagione importante di rinnovamento trasferisce al Paese e all’Europa un messaggio positivo che tutti devono raccogliere”. Per il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto “l’incontro con Domenico Naccari ci ha dato l’occasione di partecipare con grande entusiasmo a questa fondazione. Con essa aspiriamo trasmettere tutte le positività che esprime Cosenza e vogliamo farlo non solo in un contesto di rete con gli altri comuni, ma anche per condividere esperienze professionali legate allo sviluppo del territorio”. Un territorio, ha ricordato Badolati “che non ha nulla da invidiare a nessuno se si pensa alle radici pitagoriche e magnogreche”. La Calabria, per il presidente della provincia di Crotone, Stano Zurlo “deve avere più autostima di se stessa”. Deve cioè puntare con coraggio e senza “timori reverenziali” a promuovere le sue immense risorse. Per Zurlo “nel Paese passano solo notizie negative del sistema Calabria, cosa che non avviene per il Nord dove invece i fatti negativi esistono in misura maggiore alla Calabria ma non appaiono nelle cronache nazionali”.
La dirigente regionale Ersilia Amatruda, della delegazione romana della Regione Calabria, ha letto un messaggio del Governatore, Giuseppe Scopelliti: “Attivare meccanismi di collaborazione e partecipazione – ha scritto Scopelliti - significa riunire i calabresi su un terreno ideale comune da dove offrire e ricevere quel sostegno necessario per affrontare la sfida europea che la Calabria e, ancora meglio i calabresi, possono e devono vincere”. Erano presenti molti esponenti della società civile, politici, istituzioni, imprenditori, professionisti e magistrati. Tra questi, per citarne alcuni, il procuratore generale presso la Corte di Appello di Roma, Elio Costa, il sostituto procuratore Giuseppe Corasaniti. il rettore della Sapienza, Luigi Frati, il criminologo Francesco Bruno, il sottosegretario di Stato all’Ambiente, Elio Belcastro, i consiglieri regionali Giulio Serra, Giampaolo Chiappetta, Nazzareno Salerno e gli ex presidenti della Regione Calabria, Giuseppe Chiaravalloti e Agazio Loiero. Al termine della manifestazione, sono stati conferiti da Piero Muscari della Pierre Comunicazione, i riconoscimenti alla memoria Aldo Corasaniti e Enzo Mirigliani, nonché, fra gli altri, i premi a Patrizia Mirigliani, patron di Miss Italia e Stafania Bivone, vincitrice 2011 del concorso di bellezza.