Camera di Commercio Crotone: demografia delle imprese artigiane
L'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Crotone ha elaborato i dati relativi alle iscrizioni, cessazioni e variazioni delle imprese artigiane intervenute nel corso del terzo trimestre del 2011 (Movimprese). Tali elaborazioni rientrano tra le diverse attività di analisi e studio messe in atto dall´ente camerale al fine di approfondire la conoscenza del sistema economico provinciale sia in chiave strutturale che congiunturale. I dati sulla demografia delle imprese, unitamente agli altri dati forniti nel corso dell'anno, consentono alle istituzioni operanti sul territorio di tastare il polso dell'economia locale e programmare idonei interventi per lo sviluppo della provincia.
Stallo per le imprese artigiane
Nel III trimestre 2011 lo stock delle imprese artigiane rimane pressoché invariato, registrando una diminuzione, rispetto al trimestre precedente, di una unità.
Le 45 nuove iscrizioni sono state completamente vanificate dal numero di cessazioni (46) che hanno fatto registrare un tasso di sviluppo negativo dello 0,03%, ben distante dal valore medio nazionale che attesta, al contrario, una crescita dello 0,10%.
Andamento per settore di attività
La difficoltà a fronteggiare la crisi si riscontra in tutti i settori di attività in cui operano le imprese artigiane. Nel corso del terzo trimestre 2011 sono pochi i comparti nei quali si registra un tasso positivo, nel dettaglio: altre attività di servizi (+7 imprese); noleggio agenzie di viaggio, servizi supporto alle imprese (+1 impresa) e trasporto e magazzinaggio (+1 impresa). Per lo più in perdita i restanti settori, specie nel comparto del commercio, con un saldo negativo di 5 unità, agricoltura e costruzioni, entrambi con 2 imprese in meno.
Il comparto artigiano è composto prevalentemente da imprese operanti nelle attività di tipo tradizionale: il 38,2% degli artigiani opera nel settore delle costruzioni, il 25,3% nel manifatturiero, il 10,8% nelle altre attività di servizi.
A seguire, l’8,2% opera nel commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazioni autoveicoli e motocicli, il 6,7% nel trasporto e magazzinaggio, il 5,3% nelle attività dei servizi di alloggio e ristorazione.
Prossimo allo zero, sul totale delle imprese artigiane, il peso dei restanti settori.
Andamento per forma giuridica
Tra le imprese artigiane, la forma giuridica più diffusa è la ditta individuale che conta ben 2.986 imprese, in diminuzione rispetto all’ultima rilevazione dello 0,03%.
A registrare un tasso di sviluppo positivo, seppure esiguo, sono le società di persone (+0,26%). Stabili le altre forme (cooperative e consorzi), in calo le società di capitali (-1,14%).
Il sistema artigianale provinciale risulta composto per l’86,4% da ditte individuali, per il 10,9% da società di persone, per il 2,4% da società di capitali e per il restante 0,3% da imprese con altre forme giuridiche.