La nati-mortalità delle imprese artigiane del crotonese nel II^ trimestre 2014
Il primo trimestre dell’anno, registra un saldo positivo tra iscrizioni e cessazioni di imprese artigiane, pari a 18 unità. A determinarlo hanno concorso 61 nuove iscrizioni, a fronte di 43 cessazioni (al netto delle cancellazioni d’ufficio), che fanno registrare un tasso di sviluppo pari allo 0,56%.
Analizzando la forma giuridica, in termini assoluti il saldo positivo è da ascrivere alle ditte individuali che aumentano di 15 unità, facendo registrare un tasso di sviluppo pari allo 0,56% ed alle società di capitali che con un saldo di sole 2 unità, fanno registrare un tasso di crescita positivo pari al 2,04%.
Tengono le società di persone, con un saldo di una sola azienda ed un tasso di sviluppo pari allo 0,26%. Nessuna variazione per le Altre forme.
Le attività artigiane della nostra provincia rimangono rappresentate prevalentemente da Ditte Individuali, che con un tasso di sviluppo positivo pari allo 0,56%, rappresenta ben l’84,7% del tessuto imprenditoriale artigiano dell’intera provincia.
A seguire, le società di persone (12,1% del totale); le società di capitali, che rappresentano il 3,1% delle imprese. Irrilevante la percentuale delle altre forme giuridiche (0,2% del totale).
Andamento per settore di attività
Il saldo positivo è da imputare al contenuto aumento di alcuni dei principali settori dell’artigianato: le Altre Attività di Servizi con +6 unità; le Attività Manifatturiere che registrano 5 unità in più; Commercio all’ingrosso e al dettaglio con più 4 aziende; le Attività dei servizi di alloggio e ristorazione con più 3 unità.
Saldo negativo, seppure contenuto, lo registrano le Costruzioni (-3 unità). Sostanzialmente stabili i restanti comparti.
A prevalere sono le imprese che operano in attività di tipo tradizionale ed in particolare, il 37% nelle costruzioni; il 25,3% degli imprenditori artigiani opera nel settore manifatturiero, l’11,4% in Altre Attività di Servizi; l’8,6% nel Commercio; il 6,8% nel trasporto e immagazzinaggio; il 5,3% nelle Attività dei Servizi di Alloggio e Ristorazione. Esigua la percentuale degli altri settori.