Casartigiani Crotone su rinnovo consiglio CCIAA
Riceviamo e pubblichiamo una nota della Casartigiani di Crotone in merito al rinnovo del consiglio della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura:
"In occasione del consiglio camerale tenutosi venerdì u.s., il presidente Pepparelli prima di passare alla trattazione degli argomenti posti all’ordine del giorno, apriva una discussione sulle modalità e procedure seguite dalle associazioni nella fase di presentazione della documentazione prevista dalla normativa vigente, asserendo che tutto si era svolto nel rispetto delle regole e, che, prima di trasmettere i dati comunicati dalle associazioni al presidente della giunta regionale Scopelliti, erano stati eseguiti tutti i riscontri necessari da parte del responsabile del procedimento, compresa la verifica della regolarità con il pagamento del diritto camerale alla data del 31 dicembre 2012, ma su questo punto, circa la correttezza del responsabile del procedimento, non abbiamo mai sollevato alcun dubbio, semmai saranno gli organi competenti, se lo riterranno opportuno, a fare le dovute verifiche.
Durante la breve discussione aperta dal presidente Pepparelli, intervenivano alcuni consiglieri della confartigianato lamentando il fatto che alla richiesta di accesso agli atti inoltrata il 24 aprile u.s. non vi era stato nessun riscontro. A questo punto chiede la parola il nostro segretario generale Antonio Paolino che attualmente siede in consiglio camerale, ma il presidente Pepparelli, supportato anche da qualche consigliere a lui vicino, non consente che lo stesso possa intervenire, giustificando il diniego con il fatto che quella discussione non fosse altro che una semplice comunicazione, ma in realtà non era così per il semplice fatto che erano già intervenuti altri consiglieri.
Vista l’insistenza del consigliere paolino, il presidente Pepparelli comunicava che la discussione di che trattasi sarebbe stata riaperta alla fine della trattazione dei punti messi all’ordine del giorno. Iniziata la trattazione dei punti si arriva alla discussione del bilancio consuntivo 2012, il consigliere paolino prende la parola e dichiara il voto contrario al bilancio, motivando che nel corso dell’anno 2012 c’e’ stata poca attenzione nei confronti delle piccole imprese che stanno sopportando il peso di una crisi economica e finanziaria senza predenti e che quindi ci sarebbe dovuta essere una politica più attenta da parte dell’ente camerale, inoltre fa notare paolino, che essendoci stata una contrazione dei costi a discapito del personale e sulla loro formazione, rafforza ancora di più la sua contrarietà al bilancio in quanto il personale e’ una risorsa importante per l’ente camerale e la loro formazione e’ fondamentale per dare risposte sempre più puntuali all’utenza e al buon funzionamento degli uffici di loro competenza.
Terminati tutti i punti dell’ordine del giorno, il presidente Pepparelli riprende la discussione sospesa in precedenza e dichiara, anche su pressione di alcuni consiglieri a lui molto vicini, che l’argomento non era trattabile perché non era all’ordine del giorno. A quel punto, il consigliere paolino, che non e’ persona da farsi intimidire facilmente, richiama il presidente al rispetto delle regole democratiche e lo intima a non togliergli la parola, in quanto la richiesta fatta e’ quella di rilasciare una dichiarazione e non di mettere un argomento in discussione. Ripristinato l’ordine in aula, il consigliere paolino, mentre un responsabile di una associazione coinvolta nella “duplicazione dei pani di Sant’Antonio” si allontana alla chetichella senza dare nessuna giustificazione, svuota tutto il rammarico che aveva nello stomaco, fornendo a tutti i consiglieri presenti, nei minimi particolari, tutti i dettagli di questa vergognosa vicenda.
Alla fine del suo intervento il consigliere paolino annuncia le proprie dimissioni dal consiglio camerale, motivando che non intende rimanere neanche un minuto di più seduto a fianco di qualche responsabile di associazione che, invece di collaborare per affrontare insieme tutti i disagi e le difficoltà degli artigiani e delle piccole imprese che stanno attraversando, si dedicano a cercare soluzioni e a formare atti di dubbia autenticità per danneggiare un’associazione come la casartigiani che dedica tutto il suo tempo per dare assistenza agli artigiani e a promuovere e valorizzare il loro lavoro straordinario di cui tutti noi dovremmo esserne orgogliosi. Le dimissioni sono state formalizzate nella giornata di ieri 29 maggio tramite consegna della comunicazione al protocollo camerale.
Nella giornata di lunedì 27 maggio e’ stata inviata, per il tramite del legale di fiducia della scrivente, una diffida al presidente della giunta regionale Scopelliti, all’assessore alle attività produttive Demetrio Arena, al dirigente generale facente funzioni iraca’, a non pubblicare il decreto di assegnazione dei seggi del consiglio camerale, se prima non vengono richiesti i ducumenti consegnati dalle associazioni alla camera di commercio di Crotone, come, elenchi delle imprese associate, la regolarità con il pagamento della quota associativa ed il diritto annuale camerale al 31/12/2012.
Chi ha pensato di mettere “all’angolo” o come qualcuno simpaticamente ha usato la frase al “palo” la casartigiani, ha commesso un errore imperdonabile di valutazione e di calcolo delle conseguenze che avrebbe potuto generare.
In particolare, non ha valutato il fatto che dietro le spalle di casartigiani Crotone ci sono persone di alto profilo professionale e, con una esperienza ultra trentennale in campo sindacale e non solo.
L’u.p.a. casartigiani e’ la prima associazione in assoluto nella provincia di Crotone come grado di rappresentatività per imprese artigiane associate e, questi signori ne debbono prendere atto e se ne debbono fare una ragione, e la chiave di lettura di questo straordinario risultato raggiunto a soli diciotto anni dalla costituzione della casartigiani nella nostra provincia, e’ il fallimento di un politica sindacale che non ha saputo dare risposte ai bisogni del territorio e delle piccole imprese da oltre trent’anni.
Dalle voci circolanti in questi giorni, circa un eventuale commissariamento della camera di commercio di Crotone, che in pole position ci sarebbe l’attuale presidente Vincenzo Pepparelli, se ciò ove mai dovesse accadere, il presidente della regione Scopelliti commetterebbe un gravissimo errore, in quanto verrebbe consegnato un ente strategico come la camera di commercio che rappresenta il punto di riferimento di tutte le imprese del nostro territorio e a cui e’ affidato il compito, per il prossimo futuro di cercare di risollevare le sorti riservate a questa meravigliosa provincia, ricca di cultura, di storia e di tradizioni, ad una persona che sappiamo tutti da quale parte politica pende e, quindi sarebbe la persona meno adatta a rappresentare l’unitarietà’ delle forze istituzionali e sindacali.
Alla guida di un ente così importante come la camera di commercio, ci deve essere una figura di alto profilo professionale, che deve essere super partes e quindi di garanzia per tutti, e deve essere in grado di tenere lontane le logiche politiche che per un ente di così notevole importanza, se fosse il contrario, significherebbe lo stallo delle aspettative che le nostre imprese attendono già da molto tempo.
Per tutto quanto esposto e, se pensiamo al fatto che Vincenzo Pepparelli da quando conduce la camera di commercio di Crotone non ha prodotto nulla di positivo in termini di sviluppo del nostro territorio, riteniamo che non sia la persona idonea e che non abbia i requisiti per poter continuare a condurre l’ente camerale."
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