Caligiuri: grande operazione culturale per nuova visione sviluppo
Una banca dati, operativa entro il 15 febbraio, per rilevare le esigenze delle aziende a partire dalla domanda. È quanto prevede il Sistema regionale delle Competenze promosso dall'Assessorato Regionale alla Cultura e che ha come soggetto attuatore la Fondazione Field, presentato a Catanzaro dall'assessore regionale Mario Caligiuri e dal presidente dell'organismo ''in house'' della Regione, Domenico Barile. All'incontro ha partecipato anche il consigliere regionale Mario Magno, presidente della Commissione Riforme e decentramento. L'iniziativa della banca dati - correlata alla struttura dell'economia e del mercato del lavoro e organizzata per profili professionali richiesti nel breve e medio periodo - si fonda sulla necessità di intervenire per individuare nuove strategie e procedure in grado di consentire una risposta ai fabbisogni dell'impresa. Con lo slogan ''Il futuro non si aspetta, il futuro si prepara'', partirà nei prossimi giorni una campagna di comunicazione con spot esplicativi del progetto strategico in attuazione del Por Calabria 2007-2013, che sono stati proiettati in anteprima. ''E' una grande operazione culturale - ha detto l'assessore Caligiuri - che mette assieme aziende, università, scuola e responsabilizza la Regione che ha il compito di programmare il presente. C'e' un disallineamento, nella nostra regione come altrove, tra istruzione, soprattutto universitaria, e mercato del lavoro. In questa iniziativa si rovescia la piramide per partire dalla domanda, con una visione nuova dello sviluppo della regione, guardando alla dimensione europea senza trascurare l'ottica mediterranea''. ''Si tratta - ha aggiunto Caligiuri - sulla base degli impulsi del presidente Scopelliti di portare avanti idee innovative per orientare la politica dell'Assessorato attraverso elementi come il Sistema Regionale delle Competenze, la banca dati dei master e il censimento delle eccellenze, un modo per avere contessa dei migliori talenti per seguirli nello studio e nel percorso lavorativo. Il tutto nel contesto di una grande sfida che coinvolge il sistema scolastico, l'Università e l'alta formazione''. ''Questo progetto - ha detto Domenico Barile - ha un solo limite: andava presentato trenta anni addietro. Si tratta di un'attività' a valenza interdipartimentale che consentirà l'incontro vero tra gli attori principali del processo occupazionale, domanda e offerta, e che potrà' orientare la progettualità dell'ente. Il progetto che presentiamo qui e' la dimostrazione concreta di una Regione che non ci sta a soccombere''.