Flai Cgil di Cosenza sulle politiche della montagna
La Flai Cgil di Cosenza ha riunito oggi 4 novembre l’attivo dei delegati per avviare la discussione sulla proposta di legge della Giunta regionale relativa alla costituzione dell’Agenzia per la forestazione e le politiche della montagna. L’Agenzia, nelle intenzioni della Giunta regionale, dovrebbe sostituire l’Afor e le Comunità montane. Al centro del dibattito, anche l’organizzazione dello sciopero generale della categoria proclamato per il prossimo 18 novembre. In occasione dello sciopero del 18 è in programma una manifestazione a Catanzaro a partire dalle 9.
Alla riunione hanno partecipato il segretario della Flai Cgil di Cosenza, Adriano Savaia, il segretario della Flai Cgil Calabria, Santino Aiello, Antonio Lopez, componente della segreteria della Flai Cgil di Cosenza, Claudio Sposato, segretario organizzativo della Cgil di Cosenza.
Nella sua relazione introduttiva, Savaia ha fatto una ricognizione sullo stato di salute della forestazione e ha illustrato la proposta di legge sulla costituzione dell’Agenzia. “La Giunta regionale delinea un’Agenzia pubblica, e questo è un fatto positivo – ha detto Savaia -. Non ci convince però l’impianto complessivo della proposta di legge sia dal punto di vista delle risorse sia sulle politiche di rilancio della forestazione”. Savaia ha poi spiegato le motivazioni alla base dello sciopero generale del prossimo 18 novembre. “Secondo la Flai Cgil, un reale rilancio del settore non può prescindere dal lavoro e dalla creazione di nuova occupazione, soprattutto nelle aree interne – ha affermato Savaia -. L’obiettivo prioritario deve essere la salvaguardia del territorio dal dissesto idrogeologico”.
Dopo una vivace e articolata discussione, la riunione è stata chiusa da Santino Aiello. Il segretario regionale della Flai Cgil Calabria ha raccolto le proposte avanzate dai delegati sindacali e ha ribadito le ragioni dello sciopero. “Il 18 tutti i lavoratori del comparto sono chiamati a partecipare alla protesta – ha detto Aiello - per difendere il loro futuro e per rivendicare azioni più incisive nella forestazione”.