Comune di Crotone: Spanò, al sindaco sfuggono gli impegni assunti
“Non posso che concordare con le preoccupazioni espresse da Gaetano Papaleo, segretario provinciale della FPL-UIL, che ha concluso la sua disamina di qualche giorno fa esortando la classe politica ad un maggiore rigore etico e morale. Ciò che invece non condivido è la generalizzazione che mette sullo stesso piano consiglieri di maggioranza e di minoranza, quando appare chiaro che ai primi compete supportare politicamente l’azione amministrativa della giunta, mentre ai secondi spetta il ruolo di vigilanza critica sull’attività, o spesso inattività, di chi è alla guida dell’ente. - È quanto scrive in una nota Cesare Spanò Capo Gruppo Consiglio Comunale a Crotone della Lista Scopelliti Presidente - E ritengo che in questi mesi il sottoscritto abbia fatto sentire più volte la propria voce, svolgendo il proprio ruolo, denunciando sprechi e inefficienze, sempre animato da spirito costruttivo piuttosto che ricercando la polemica fine a sé stessa. Purtroppo è sempre più diffusa la consapevolezza che l’amministrazione del comune capoluogo è letteralmente alla deriva. In ciò condividiamo l’analisi preoccupata formulata da SEL, senza alcun intento strumentale e soprattutto perché viene confermato quanto da me sempre sostenuto: il caos regna sovrano nella gestione politico-amministrativa della città.
Viene, a ragione, richiesta alla Regione Calabria - si legge ancora nel comunicato - l’erogazione delle royalties Eni. Ma qual è il programma di investimento delle somme che spettano alla città? Lo stesso dei 3.800.000 euro erogati dalla regione in due tranche (provvedimenti n. 32 del 18/1/2008 e n. 839 del 11/11/2008) ? Si trattava di anticipazioni sulle royalties degli anni 2004, 2005 e 2006, eppure non è assolutamente noto il loro impiego. A proposito, cosa ne è stato dei 3.810.000 euro previsti nella transazione Eni per azioni di sviluppo e per la promozione culturale e turistica ? Sarebbe molto interessante capire come sono stati spesi, non si trattava certo di spiccioli. E visto che l’accordo è in scadenza, viene da chiedersi se si ha idea su come utilizzare i prossimi fondi. Leggendo i provvedimenti amministrativi adottati dal comune, si traggono sempre utili spunti di riflessione. Recentemente sono stati assunti impegni di spesa per consentire al presidente del consiglio comunale la visita di due manifestazioni fieristiche, rispettivamente sul tema della tecnologia e dell’ambiente. Ma non mi risulta che tali competenze rientrino tra quelle attribuitegli dal ruolo. Resta da chiedersi l’utilità dei viaggi con cui alcuni consiglieri prendono parte a meeting, fiere e convegni. Attendo di conoscere i benefici collettivi di questi impegni fuori città. I gettoni di presenza per i componenti delle commissioni consiliari per il mese di settembre ammontano a 28.747,61 €. Francamente troppo per organi la cui produttività è molto discutibile. Per restare in argomento, sono ancora in attesa di un parere di legittimità sulla convocazione delle commissioni, richiesto da quasi due mesi al segretario comunale. Nonostante rilevanti impegni di spesa, permane lo stato confusionale in tema di aziende partecipate e ancora non ci si attiva per la creazione di una sola società ambientale unendo le professionalità ed il know how di Akrea e Akros. Eppure non sembra che ciò rappresenti una priorità nell’agenda di Vallone, considerando ad esempio che Akrea non ha avuto un consiglio d’amministrazione per sei mesi. Con l’occasione auguro buon lavoro ai nuovi consiglieri e in particolare al presidente Lucà.
Ma questa - continua Spanò - è in fondo la strategia: prendere tempo, rinviare, temporeggiare, rimandare, tergiversare. Esemplare il balletto di cifre attorno al blocco delle nuove assunzioni. Ma qualcuno è in grado di dire in modo definitivo se il costo del personale è sopra o sotto il limite del 40% del bilancio comunale ? Dopo il consiglio dedicato alla vicenda Eni, siamo sempre in attesa di conoscere gli atti consequenziali a quanto dichiarato con riferimento all’azione in autotutela. Capisco che la tempestività non sia il forte dell’amministrazione Vallone, eppure è evidente che occorre agire. Rammento poi che nel dicembre 2010 è nata la società Marina di Crotone s.p.a. destinata ad occuparsi del rilancio del porto della città, la cui maggioranza è detenuta proprio dal Comune. Nulla si sa del progetto da 1000 posti barca da creare entro due anni. Un’ultima annotazione. Sarà probabilmente un mio chiodo fisso, una forma recondita di campanilismo, ma a parità di capacità professionali preferisco avvalermi di tecnici del territorio. E dunque (vedi determina n. 2177/2011), perché per affrontare le infestazioni da punteruolo rosso il Comune di Crotone ha dovuto fare ricorso ad un agronomo della provincia di Vibo spendendo oltre diecimila euro ? Non vi era proprio nessun professionista locale disponibile o idoneo all’incarico ? Caro Peppino, in definitiva quando hai scelto di candidarti per un altro mandato lo hai fatto in piena libertà e coscienza. Evidentemente ti sfuggono gli impegni assunti nel tuo programma elettorale, dove al punto 16 hai promesso “una riforma della macchina amministrativa dove efficienza, efficacia ed economia non resteranno solo sulla carta ma dovranno essere motore trainante di tutta l’attività amministrativa”.
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