Cosenza: ridimensionamento scolastico 2012/2013
Si è tenuta questa mattina, presso il Salone degli Specchi della Provincia di Cosenza, la Conferenza Provinciale degli Ambiti Territoriali per il ridimensionamento scolastico 2012/2013.
All’incontro, presieduto dall’Assessore alla Cultura Maria Francesca Corigliano, erano presenti i sindaci di tutto il territorio provinciale, il prof. Luigi Troccoli, dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, il presidente del Consiglio Scolastico Provinciale, prof. Ennio Guzzo, le organizzazioni sindacali della scuola Sab, Snals-Confsal,Cisl,Uil, Flc-Cgl,Cisal,And,Ugl,Fgu/Gilda, il dirigente del Settore Politiche Culturali e Pubblica Istruzione della Provincia Maria Francesca Gatto, la responsabile del Servizio Gabriella Giardini, e il coordinatore dello Staff della Presidenza, Franco Iacucci.
L’assessore Corigliano, dopo aver rivolto all’assemblea il saluto del presidente Oliverio, assente per concomitanti impegni istituzionali, ha ricostruito tutti i passaggi che hanno preceduto la riunione odierna ed ha informato i presenti sui principi che hanno ispirato le scelte effettuate dalla Provincia di Cosenza.
Innanzitutto il rispetto delle prerogative dei sindaci relativamente al dimensionamento delle scuole del primo ciclo di istruzione.
In secondo luogo si è ritenuto, d’accordo con l’UPI regionale, di procedere esclusivamente alla formazione dei nuovi Istituti Comprensivi secondo i nuovi parametri di legge e si è provveduto ad effettuare qualche aggregazione richiesta dai Comuni solo per dare maggiore stabilità nel tempo alle istituzioni scolastiche.
L’assessore Corigliano ha chiarito, quindi, che il Piano di dimensionamento, nonostante le scelte inique del ministro Gelmini e i tagli effettuati dal Governo Belusconi, risponde alle esigenze di ridurre al minimo il numero delle Autonomie scolastiche in provincia di Cosenza.
L’assessore ha, inoltre, informato i presenti sul fatto che la Provincia di Cosenza non ha inteso procedere al dimensionamento delle scuole secondarie di II° grado non espressamente previste dalla normativa, nonostante una legge dell’ 11 novembre scorso innalzi i parametri numerici delle scuole per l’assegnazione della dirigenza.
Tale scelta è sostenuta sia dal ritardo di emanazione della normativa nazionale rispetto ai tempi del dimensionamento regionale, sia dalla convinzione che detta normativa sia in evoluzione e che, pertanto, non convenga ad oggi stabilire nuovi assetti provvisori.
L’assessore Corigliano, infine, ha sottolineato che il dimensionamento scolastico è un’operazione delicatissima, non meramente numerica di addizione o sottrazione, ma un processo che chiama in causa gli interessi di tutta la collettività e la tutela del diritto alla istruzione e alla formazione nelle migliori condizioni possibili.