Federfarma regionale: Disponibil ai sacrifici ma senza distruggere il servizio
"Le Farmacie italiane, riunitesi ieri (mercoledì 7 dicembre) a Roma in Assemblea, per discutere i contenuti della manovra del Governo, hanno approvato con compattezza e forte unità di intenti la posizione da adottare nei confronti della manovra di Governo".E' quanto sostiene in una nota Vincenzo Defilippo della Federfarma regionale.
"Confermano - continua la nota - la disponibilità a dare il loro contributo per salvare l'Italia, ma solo nel rispetto della professione e del ruolo di presidio sanitario della farmacia, rifiutando ogni ipotesi di distribuzione dei farmaci con ricetta al di fuori della farmacia.
Le misure riguardanti il servizio farmaceutico contenute nella manovra sono penalizzanti, recessive e inique, tutto il contrario rispetto ai principi enunciati all'opinione pubblica dal Presidente del Consiglio Monti.
Sono penalizzanti perché, con la vendita di medicinali con ricetta medica in ogni luogo, verrebbe smembrata l'attività delle farmacie e snaturato il loro ruolo di presidio sanitario, universalmente riconosciuto e apprezzato.
Sono recessive - scrive ancora Defilippo - perché costituiscono semplicemente un travaso di fatturato da alcuni operatori ad altri, con la certa creazione di condizione di precarietà sia per le farmacie che per le parafarmacie.
Sono inique perché avvantaggeranno di fatto un unico soggetto, la Grande Distribuzione Organizzata, che con la sua capacità attrattiva realizzerà l'obiettivo di destabilizzare la rete delle farmacie dopo aver distrutto quella degli esercizi commerciali di vicinato.
Federfarma propone invece che vengano aperte più farmacie in tempi brevissimi, creando così un vero sviluppo, nuovi posto di lavoro e un reale miglioramento del servizio sul territorio a tutela della salute del cittadino.
Le farmacie ribadiscono - conclude Defilippo - il proprio no all'uscita della ricetta medica dalla farmacia".