Conferenza stampa sul Quadro Territoriale Regionale a valenza Paesaggistica
Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa di Michelangelo Tripodi su Quadro Territoriale Regionale
Il territorio e il paesaggio della Calabria non possono più attendere, con questa affermazione è stata avviata a Reggio Calabria presso la sala riunioni del Dopolavoro ferroviario, la Conferenza stampa promossa dalla Direzione Scientifica (professori Alberto Ziparo e Giuseppe Fera) incaricata tra il 2007 e il 2009, assieme ad altri professionisti ed esperti, della redazione del Quadro Territoriale Regionale a valenza Paesaggistica (QTR/P) di cui alla Legge regionale 19/02 (la legge urbanistica della Calabria).
La Conferenza stampa è stata presentata come un momento di informazione responsabile verso tutti i cittadini calabresi con il fine di ricordare che la Regione, a gennaio 2010, aveva approvato con una apposita Delibera di Giunta, il Quadro Territoriale Regionale a valenza Paesaggistica (QTR/P), lo strumento di pianificazione territoriale e paesaggistica regionale che andava successivamente adottato e approvato dal Consiglio regionale, e di denunciare che l’attuale amministrazione regionale come primo atto formale di Giunta, ha bloccato, nell’aprile 2010, l’iter di approvazione del QTR/P ritirandolo dal Consiglio e rinviando lo stesso piano all’assessorato competente “per renderlo compatibile alle linee politico-programmatiche del nuovo governo regionale”. A tutt’oggi però, a quasi 20 mesi dal ritiro del QTR/P dal Consiglio da parte della Giunta regionale, non si hanno notizie del QTR/P e la Calabria rimane priva di norme inerenti il governo del territorio, l’assetto urbanistico, le strategie territoriali di sviluppo, la difesa del suolo, la tutela e la valorizzazione del paesaggio e dei beni paesaggistici, la qualità edilizia, urbana e paesaggistica.
In presenza dei giornalisti, delle TV locali, dei rappresentanti di alcune associazioni ambientaliste di rilievo regionale e di professionisti ed esperti del settore, ha aperto la Conferenza Stampa l’ex Assessore regionale all’Urbanistica e governo del territorio, Michelangelo Tripodi che entrando subito nel merito della questione ha illustrato in sintesi lo sforzo fatto nei cinque anni di legislatura per dare corpo a tutto il settore dell’Urbanistica, per dotare il territorio regionale di strumenti per il governo del territorio e del paesaggio (come le Linee Guida della pianificazione regionale che approvate dal Consiglio nel 2006 hanno consentito l’avvio dell’attuazione della LR 19/02), e per attuare la legge urbanistica della Calabria attivando un grande dibattito a livello regionale di tipo culturale, tecnico e scientifico sulla pianificazione urbanistica e sulla legge urbanistica della Calabria. Tripodi ha però subito manifestato la sua preoccupazione che l’amministrazione Scopelliti voglia trasferire alla Regione, anche il “modello Reggio” che è stato applicato nel settore dell’Urbanistica diretto allora dallo stesso dirigente, l’arch. Saverio Putortì, che oggi, in qualità di Dirigente generale del Dipartimento regionale Urbanistica e Governo del Territorio, con arroganza ha bloccato per 20 mesi l’iter di approvazione del QTR, e con presunzione ha deciso di mortificare l’impegno di tantissimi professionisti, di indiscusso valore scientifico e tecnico che hanno lavorato con capacità e dedizione per la redazione di questo piano che è stato visto a livello nazionale come esempio di innovazione nel settore della pianificazione territoriale. Secondo Tripodi infatti, l’arch. Putortì ha deciso di revisionare il QTR/P in piena autonomia, considerato che non si conosce quale sia l’indirizzo dell’attuale Governo regionale sulle politica di sviluppo del territorio e del paesaggio e in particolare sul QTR/P. Per Michelangelo Tripodi non c’è più tempo da perdere: “la Giunta Scopelliti deve approvare subito il QTR/P, che esiste, che è ben fatto e che è frutto di un’ ampia concertazione istituzionale e partecipazione, e trasmetterlo al Consiglio regionale per l’adozione e la successiva approvazione. La Calabria per essere competitiva deve dotarsi di un piano per lo sviluppo e la tutela del suo territorio come è il QTR/P già approvato nello scorso gennaio 2010.
A descrivere l’entità del lavoro fatto per la redazione del QTR/P è intervenuta l’architetto Maria Grazia Buffon, già responsabile della Segreteria tecnica per la redazione del QTR/P e componente del Nucleo di coordinamento dell’Ufficio del Piano che ha richiamato i documenti tecnico-politici ufficiali sulla base del quale è stato redatto il piano, ma che soprattutto ha raccontato la redazione del piano, in cifre. Numeri importanti che dimostrano il lavoro prodotto, ma che soprattutto evidenziano che il QTR/P era un piano ampiamente concertato e partecipato, quindi un piano che appartiene, non ad una amministrazione, ma a tutto il territorio regionale. L’arch. Buffon ha messo in evidenza che in tre anni, dall’avvio della redazione del piano (19/01/07) alla sua approvazione in Giunta e trasmissione al Consiglio regionale (13/01/10), sono stati emessi 25 atti ufficiali per la redazione del QTR/P (DGR, DDG, prese d’atto etc.), sono stati effettuati 28 incontri di concertazione istituzionale, partecipazione allargata e informazione, è stato sottoscritto un protocollo di co-pianificazione con le cinque provincie calabresi, impegnate contemporaneamente nella redazione dei loro piani, e un protocollo d’intesa con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali per la elaborazione congiunta degli aspetti paesaggistici; in occasione della Conferenza di Pianificazione svoltasi tra settembre e novembre 2009, sono state registrate 365 presenze, in rappresentanza a vario titolo delle 509, tra istituzioni e forze sociali, professionali e culturali, invitate, e sono state acquisite 42 osservazioni sul Documento Preliminare. Tra le elaborazioni corpose prodotte sono stati ricordati i 114 articoli delle Norme Tecniche di Attuazione, ovvero gli indirizzi, le direttive e le prescrizioni per il governo del territorio e del paesaggio regionale che allo stato attuale non hanno alcuna cogenza. In conclusione l’arch. Buffon, domandandosi, da tecnico e da calabrese, a cosa sia servito tutto il lavoro prodotto dall’Ufficio del Piano e quale risultato abbia generato, per il territorio calabrese, la spesa affrontata, ha richiamato l’attenzione sulla responsabilità che la nuova amministrazione ha assunto ritirando il QTR/P e tenendolo fermo per tutto questo tempo: “le modifiche di carattere politico-amministrative, si sarebbero potute apportare anche nell’ambito della procedura di adozione e approvazione del piano da parte del Consiglio regionale e oggi, dopo 20 mesi, come calabresi, avremmo potuto applaudire all’approvazione del QTR/P da parte del Governo Scopelliti”.
Ed è sulle responsabilità che si è assunto il governo regionale che si è soffermato il prof. Giuseppe Fera che ha voluto evidenziare come il QTR/P è il frutto anche di un lungo processo di integrazione con gli strumenti di programmazione regionale. Fera ha spiegato infatti che il QTR, nel rispetto del principio dell’integrazione tra programmazione e pianificazione, aveva territorializzato i progetti previsti dal POR Calabria 2007/2013, dal PSR e dagli Accordi di Programma Quadro vigenti in un disegno di visione unica strategica del territorio regionale. Il blocco del processo di approvazione del QTR/P rischia di vanificare gli effetti di sviluppo regionale che erano stati previsti dal POR Calabria in una logica di integrazione. Ha quindi voluto sottolineare la percezione che dall’esterno si ha della totale assenza politica dell’attuale Assessore regionale all’Urbanistica e Governo del territorio che ha demandato l’intera gestione del settore al dirigente Putortì. Un dirigente che in riferimento al QTR/P non ha sentito la necessità di confrontarsi con il gruppo di lavoro precedente tentando invano di individuare un nuovo coordinatore scientifico attraverso un bando pubblico che però è andato deserto.
Infine è intervenuto il prof. Alberto Ziparo che è voluto entrare nel merito dei contenuti del QTR/P mettendo subito in evidenza che è uno strumento doppio; cioè un piano di valenza urbanistico-territoriale e un piano paesaggistico. Uno strumento considerato tra i più recenti esempi di pianificazione territoriale innovativa, in quanto incardinata sulle matrici ecopaesistiche del territorio, alla redazione del quale hanno partecipato professori anche di rilievo internazionale quali il prof. Clementi, coordinatore scientifico del gruppo di lavoro, e il prof. P. Urbani che ha curato gli aspetti normativi, redattore delle norme di importanti piani paesaggistici di nuova generazione. Ziparo ha messo in evidenza come il QTR/P propone nuovi sistemi di regole d'uso dello spazio ambientale regionale, basati sui "capisaldi", costituiti dalla tutela del paesaggio e dell’ambiente, e dai Programmi d'area per i Territori Regionali di Sviluppo. Un piano che articola le strategie di sviluppo del territorio in un sistema integrato di indirizzi inerenti 14 Paesaggi regionali con il loro sistema di beni e ambiti paesaggistici riconosciuti di valore e 16 Territori Regionali di Sviluppo Sostenibile che definiscono gli scenari di riassetto socio ambientale e insediativo. Ha quindi messo in evidenza come il QTR/P disegna un grande programma di recupero del territorio a difesa dai rischi, specie Sismico e Idrogeologico, con direttive per i PTCP e i Piani Strutturali Comunali, che integrano quelle del Piano di Assetto idrogeologico, ed anche con indirizzi di rapida attuazione, che possono essere fruiti ad ogni eventuale prefigurarsi di situazioni di emergenza. Il prof. Ziparo ha quindi concluso il suo intervento affermando ulteriormente che “il QTR/P nella versione esistente è insomma da approvare subito”.
Alla conferenza è intervenuto dal pubblico, il dott. Geol. V. Pizzonia che ha voluto convalidare quanto affermato dai tecnici intervenuti dichiarando che il QTR/P redatto, sebbene bloccato nell’iter di approvazione, è già utilizzato come riferimento di pianificazione e programmazione territoriale perché unico strumento di riferimento urbanistico-territoriale a valenza regionale a cui tutti i calabresi hanno partecipato, ricco di informazioni, dati, indirizzi e normative di assoluto rilievo anche nel settore della difesa del suolo e che sarebbe un vero peccato non approvarlo.
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