Federfarma Catanzaro su servizi sanitari negli Uffici Postali
“In riferimento alla recente presentazione di servizi sanitari erogati negli Uffici Postali calabresi, presentato al teatro Rendano di Cosenza, promotore il Sen. Antonio Gentile, Federfarma Catanzaro comunica quanto segue. Nello specifico, - si legge in un comunicato del Presidente Vincenzo Defilippo - la consegna domiciliare del farmaco investe aspetti di particolare rilievo che, se non opportunamente considerati, possono condurre a conseguenze sicuramente negative. In primo luogo, tutti sanno che molto spesso chi si reca in farmacia per ritirare un farmaco, con il medicinale riceve dal farmacista anche un consiglio, un’avvertenza, indicazioni d’uso, in buona sostanza, una consulenza professionale che altrimenti non avrebbe. Proprio per questo motivo, per far sì che tutti possano fruire agevolmente del servizio del farmacista, le farmacie sono capillarmente ubicate sul territorio sulla base di una puntuale programmazione.
L’accordo con le Poste, - si legge ancora nel comunicato - è in contrasto con i principi e le norme che regolano la dispensazione dei farmaci ai cittadini, in quanto determina un’integrazione verticale produttore-distributore-dispensatore vietata dalla legge e ritenuta illegittima dalla nostra Corte Costituzionale e dalla Corte di Giustizia Europea, in quanto espone il cittadino al rischio di vedere condizionata l’assistenza farmaceutica dalle scelte commerciali del produttore/grossista. Inoltre, tale accordo impedisce di effettuare qualsiasi forma di monitoraggio da parte di soggetti terzi sui farmaci consegnati ai cittadini, con il rischio di un aggravio di spesa che, come sempre accade, finisce per ripercuotersi negativamente sulle farmacie, chiamate a sostenere pesanti tagli ai propri margini per contenere la spesa, pur non avendo alcuna responsabilità in merito ad aumenti e sforamenti. Lo stesso cittadino inoltre non verrebbe adeguatamente tutelato da una consegna domiciliare di farmaci di rilevante valore terapeutico, effettuata da soggetti assolutamente non qualificati e in condizioni di sicurezza e corretta conservazione non adeguatamente garantite.
I titolari di farmacia della provincia di Catanzaro pertanto, non possono non nutrire forti riserve verso iniziative assunte nel settore sanitario prescindendo da ogni forma di concertazione o, quantomeno, di consultazione, con gli organismi deputati ad operare nel settore medesimo. Per far sì che non venga meno il rapporto diretto assistito-farmacista, la consegna dei farmaci deve avvenire solo in farmacia; un servizio che va ad integrare numerosi altri già erogati gratuitamente per il cittadino, quali la prenotazione delle prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche (CUP), l’effettuazione di screening, che consente di individuare in tempo l’insorgere di alcune patologie, lo svolgimento di campagne di informazione e prevenzione). Altri servizi, non direttamente legati al farmaco, riguardano la cura della persona: misurazione della pressione, puericultura, vaccinazioni (nel caso di viaggi in paesi a rischio), consigli alimentari, defibrillatore in farmacia, distribuzione di pubblicazioni e opuscoli su tematiche di carattere sanitario, noleggio di apparecchiature e presidi sanitari, ai quali ben presto si aggiungeranno quelli previsti dalla nuova normativa (autoanalisi di prima istanza, infermieristiche e riabilitative).
Sono certo - conclude Defilippo - che la rete delle farmacie e i professionisti che in esse vi operano, hanno tutte le potenzialità per consolidare il proprio ruolo primario nell'ambito del Servizio Sanitario e Federfarma Catanzaro, attraverso i suoi rappresentanti e associati, moltiplicherà i propri sforzi per assicurare il conseguimento di tutti questi importanti obiettivi. Per tutta questa serie di motivi, invitiamo il Sen. Antonio Gentile, a nome dei titolari di farmacia associati, a riconsiderare attentamente l’opportunità di dare seguito al citato accordo con Poste Italiane”.