Isola Capo Rizzuto. Inaugurata la quinta edizione della Cattedra Rosmini
Isola Capo Rizzuto. Inaugurata la quinta edizione della Cattedra Rosmini
Cos'è la verità? Chi possiede la verità? Qual è la vera politica? Qual è la vera religione? Queste sono solo alcune delle domande alle quali si cercherà di dare una risposta nel corso della quinta edizione della "Cattedra Rosmini", incentrata quest'anno sulle attese che il Papa ha espresso nella sua enciclica "Charitas in Veritate". Quella che è stata definita a ragione "l'enciclica sociale del terzo millennio" perché intende offrire la risposta della Chiesa alla crisi economica e non solo che attanaglia paesi, popoli, istituzioni, uomini e donne di oggi. Inaugurata oggi pomeriggio al centro Studi di Capo Rizzuto dal direttore don Edoardo Scordio, la Cattedra Rosmini, intende aiutare i partecipanti ad assimilare i preziosi insegnamenti di questo importantissimo documento del magistero della Chiesa: "L'enciclica - ha spiegato don Edoardo - contiene indicazioni su un nuovo modo di fare l'economia, in cui al centro sta lo sviluppo integrale della persona umana, nuove regole per il governo della globalizzazione, ammonimenti sulla salvaguardia dell'ambiente e su un impiego più equo e consapevole delle risorse e dell'energia. Tutto questo alla luce dell'insegnamento di cristo e del suo messaggio: l'amore. L'amore di Dio rivelato nella persona di Gesù svela nello stesso tempo la verità di tutte le cose". "Oggi si parla molto di amore - ha spiegato ancora il parroco - e poco o niente di verità. Difficilmente tuttavia ci si domanda qual è il vero amore visti i disastrosi, per molti aspetti, risultati di questo amore. C'è un perchè alle drammatiche statistiche che le istituzioni di opinione ci danno? Sprezzantemente Pilato chiede a Gesù "cos'è la verità" e non si dispone ad ascoltare la risposta proprio come tanti intellettuali, politici, economisti, insegnanti o gente comune di oggi. Inoltre lo consegna alla morte e se ne lava le mani". "Rosmini come sempre avrà un grande ruolo in questo percorso - ha concluso il parroco nella sua prolusione -perché ci insegnerà con rigore logico ineguagliabile che la non conoscenza e il non rispetto dell'ordine divino seppelliscono la verità e lasciano incompiuto il fondamento delle relazioni umane e sociali creando il vuoto morale, il dilagare dello strapotere dei media e dell'industria del divertimento o dello stordimento che si sostituiscono con arroganza al bene comune. Aderire al Vero al Buono con "intelligenza amativa". L'amore se illuminato da fede e verità conduce l'uomo ad un fine alto che garantisce una felicità duratura ed indirizza la vita sociale ad unità e ordine". A relazionare gli incontri, saranno suor Maria Michela Riva, suora Rosminiana, grande conoscitrice del pensiero di Antonio Rosmini e curatrice dell'aggiornamento linguistico delle opere di Rosmini e Don Gianni Picenardi del Centro Internazionale di studi Rosminiani di Stresa.