Ursini (Ugl Comparto) su approvazione emendamenti Commissione sanità

Catanzaro Salute

“Siamo grati alla Terza Commissione regionale presieduta da Nazzaremo Salerno per aver approvato le modifiche alla legge regionale n. 35 sulla trasformazione in Ente di diritto pubblico della Fondazione Tommaso Campanella, accogliendo - di fatto - i rilievi mossi dal Governo. E’ un passo decisivo che rasserena i 280 dipendenti e che induce a ben sperare sulla prosecuzione dell’attività del Polo Oncologico”. Lo sostiene Vincenzo Ursini, segretario provinciale del Comparto sanità dell’Ugl. “Oggi, più che mai, - aggiunge - sentiamo il bisogno di condividere questa scelta politica, perché dettata solo dalla necessità di creare un centro di eccellenza a carattere regionale, non certamente dalla volontà di accorpare reparti o servizi. Un Ente di diritto pubblico, collegato con il mondo accademico, potrà essere sicuramente uno dei punti di forza di quella nuova sanità calabrese che il presidente Scopelliti sta faticosamente tentando di costruire. Siamo convinti che la Fondazione Campanella svolgerà un importante ruolo nella cura delle patologie tumorali e che andrà a sanare le carenze ataviche di questo delicato settore le cui liste di attesa sono ormai interminabili, checché se ne dica”.

“Le polemiche non servono a nessuno, né tantomeno contribuiranno a risolvere il problema occupazionale dei lavoratori. E’ giunto il momento - conclude Ursini - di mettere da parte i personalismi e di lavorare in sinergia, senza porgere orecchio alle tante voci esterne e di corridoio che spesso difendono soltanto i privilegi di pochi”. “A chi ha tentato e ancora tenta di sminuire il valore della Fondazione, rimettendo in gioco vecchie analisi e dichiarazioni, senza tener conto di quanto fatto dal management aziendale per consegnare alla comunità regionale un Ente capace di rispondere adeguatamente a bisogni dei cittadini, sentiamo il bisogno di dire che è giunto il momento di mettere da parte le ambizioni personali e di lavorare per soluzioni condivise, ponendo al centro della discussione soltanto i pazienti”. “Una maggiore attenzione e cautela da parte di ciascuno di noi - conclude Ursini - produrrà sicuramente, all’intero sistema sanitario regionale, quei benefici che tutti stiamo faticosamente tentando di ottenere”.