Onda anomala affonda motopesca "Uragano". Salvo l'equipaggio
Onda anomala affonda motopesca "Uragano". Salvo l'equipaggio
Pensava fosse una mattina come tante, il comandante del motopesca "Uragano", Luciano De Pinto, quel giovedì 11 marzo, ma così non è stato. Il capitano insieme al suo equipaggio, si sono imbattuti in una tempesta. Onde altissime, 6-7 metri, il mare forza 7 e per il peschereccio, 13 tonnellate, nulla da fare. In 15 minuti, a circa 12-13 miglia dal porto, ad una profondità di 350 metri è colato a picco. Dopo aver lanciato l'sos alla Capitaneria di Porto di Vibo, l'equipaggio è stato tratto in salvo dalla motovedetta " Santa Venere". Il comandante della Capitaneria Luigi Piccioli, ieri ha provveduto a sentire l'equipaggio e a fare un giro di ricognizione a largo delle acque lametine per verificare che non ci fosse stato alcun tipo di inquinamento. Il capitano De Pinto, ha parlato di un onda altissima, seguita da altre, che hanno invaso tutto, una volta entrata nella sala macchina si è spento il motore e a quel punto era tutto ingovernabile e non c'era più niente da fare. "Hanno anche provato con le pompe a mano, loro amavano quell'imbarcazione come me, ma una volta che si era messa di traverso in acqua non hanno potuto fare altro che mettersi in salvo. E per me questa è la cosa più importante, che nessuno di loro si sia fatto nulla. Li ho aspettati sulla banchina e l'importante è stato solo vederli arrivare sani e salvo". L'armatore Pino Satriani:" il lavoro di quattro padri di famiglia che da 10 anni stanno sempre con me. Un'imbarcazione dell'85 che nel maggio scorso era stata rimessa a nuovo, 50mila euro di spesa per dotarla di tutta l'attrezzatura più moderna che vanno ad aggiungersi al valore dell'imbarcazione che si aggira intorno ai 500mila euro". L'armatore oltre ad aver informato Legapesca, si rivolgerà anche alla Regione, per riportare in vita l'attività