Lamezia: lettere con bossoli a Monti, Fornero, Bersani e altri politici
Dieci buste, contenenti lettere minatorie contro il presidente del consiglio Mario Monti ed alcuni ministri fra cui Elsa Fornero, ma anche contro esponenti politici tra cui Silvio Berlusconi e Pier Luigi Bersani, sono state intercettate ieri sera nel centro meccanografico delle Poste di Lamezia Terme. In alcune buste erano contenuti proiettili e cartucce da fucile. Nei plichi anche minacce a direttori di alcuni giornali nazionali. Sull'episodio e' intervenuta la Polizia, allertata dal personale delle Poste, dopo che i sistemi di allarme del centro avevano segnalato l'anomalia dei plichi.
h 12:00 | Le buste contenenti proiettili intercettate al centro meccanografico di Lamezia Terme ed indirizzate ad alcuni esponenti politici e di governo, fra cui il presidente del consiglio Mario Monti, l'ex presidente Silvio Berlusconi ed il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, contenevano una lettera scritta al computer e firmata da un sedicente "Movimento armato proletario". Le buste non erano affrancate. La lettera conteneva riferimenti espliciti alla manovra finanziaria ed alla riforma delle pensioni. Tra i destinatari della missiva, i direttori di "Corriere della sera", "La Repubblica", "la Padania", "Libero" ed altre testate nazionali. Il centro meccanografico di Lamezia Terme smista la posta proveniente da tutto il territorio calabrese, per cui non e' stato ancora chiarito da dove i plichi minatori siano stati spediti. Secondo quanto si apprende, la sigla "Movimento Armato Proletario" non troverebbe riscontro in altri atti intimidatori precedenti, per cui potrebbe trattarsi dell'iniziativa di una singola persona o di un gruppo caratterizato ideologicamente ma non necessariamente inquadrabile nella galassia del terrorismo Gli inquirenti fanno rilevare, inoltre, che in situazioni di particolare tensione sociale, come quella attuale, e' facile che si verifichino iniziative estemporanee da parte di personaggi inquadrabili ideologicamente nella sinistra estrema ma non necessariamente legati a gruppi organizzati o addirittura armati.
h 14:32 | Secondo l'Intellingence dietro questi fatti non ci sarebbero organizzazioni ma singoli individui legati al mondo degli Ultrà, agli ambienti dell'estrema destra o di centri sociali ed ovviamente gli anarco-insurrezionalisti. Questi ultimi sono gli unici ad avere una struttura organizzata. Infine, fanno notare gli 007, gli episodi di questi ultimi giorni si inseriscono nell'attuale clima economico-politico che sta attraversando il Paese.
Il procuratore capo della Dda di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, ha assunto personalmente la direzione delle indagini relative al ritrovamento, nel centro meccanizzato postale di Lamezia Terme. Lombardo, in mattinata, si è recato a Lamezia Terme per un confronto con il capo della locale Procura, Salvatore Vitello, per analizzate i primi elementi emersi dalle indagini che sono passate, per competenza, alla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. L'ipotesi di reato su cui gli inquirenti stanno lavorando, è quella di minacce aggravate dalle finalit di terrorismo.