Agricoltura. No stipendi all’Ara, protestano i sindacati
I sindacati di categoria, in una nota, denunciano il mancato pagamento degli stipendi, a parire da aprile 2011, ai dipendenti dell'A.R.A. (associazione regionale allevatori) della Calabria. "E' legittimo chiedersi, quindi, - recita un comunicato - quali sono i motivi e soprattutto se vi sono e di chi le responsabilità. Per quanto ci riguarda non abbiamo timore nell'individuare quali unici responsabili il Consiglio Direttivo dell'ente ed in particolar modo i dirigenti che, con leggerezza, indifferenza e scarsissima competenza - si legge - hanno intrapreso, con grande ed immotivato ottimismo, a gennaio scorso, su costante impulso della loro 'casa madre' (l'AIA di Roma) la riorganizzazione del sistema allevatoriale. Adesso è il momento delle risposte, esigiamo sapere per quali motivi la situazione è ad un passo dalla bancarotta e vogliamo sapere se, ad oggi, è ancora possibile recuperarla con strategie nuove che devono avere come obbiettivo essenziale l'abbassamento dei costi, specialmente quelli degli stipendi a livello delle tante figure apicali, della razionalizzazione di tutte le altre spese e di ogni altro intervento utile ad evitare la catastrofe per tutti i dipendenti, i tecnici convenzionati ed anche per tutti gli allevatori soci. Da parte nostra siamo pronti a contribuire a programmare un piano di risanamento finanziario avendo, come pregiudiziale il pagamento degli stipendi. Non vogliamo - prosegue il comunicato - che questo percorso avviato, a gennaio scorso, con l'aiuto determinante di FAI/CISL, FLAI/CIGL, UILA/UIL) incontri un freno in personalismi, antipatie o rendite di posizione, perché in gioco non c'é la sopravvivenza di qualche "potentato locale", ma si mette a rischio quella rete di competenze che da piu' di 60 anni fa crescere le nostre stalle e le nostre aziend e 51 posti di lavoro".