Torchia: “I Consorzi di Bonifica sono degli agricoltori”
"A margine dell’incontro con la stampa della Amministrazione Provinciale di Crotone sul contenimento della spesa per amministratori e personale svoltasi giorni addietro, - comunica una nota stampa - in modo alquanto superficiale ma sorprendente conoscendo la sua prudenza, il presidente del Consiglio Provinciale di Crotone Benedetto Proto, si è avventurato in una dichiarazione alquanto sprovveduta affermando che “il legislatore, mette mano agli enti intermedi che sono importanti e invece lascia enti inutili, che sono entità politiche, quali i Consorzi di Bonifica”.
Una lettura che non tiene conto delle importanti funzioni affidate dalla legge ai Consorzi di Bonifica e che i Consorzi sono degli agricoltori a servizio del territorio. Voglio ricordare al presidente Proto, prosegue Torchia, che i Consorzi con un autoriforma voluta dagli agricoltori, si sono ridotti da 17 a 11. Nella provincia di Crotone è stato costituito ed opera un unico Consorzio dai tre più il raggruppamento esistenti in precedenza. Una sforbiciata consistente, una vera riforma voluta dagli agricoltori, che hanno saggiamente valutato i nuovi tempi e gli effetti positivi e la necessità di dovere rapidamente intervenire.
Consiglio al presidente Proto - prosegue Torchia – di chiedere informazioni dettagliate al presidente dell’Amministrazione provinciale avv. Stanislao Zurlo che nel recente passato è stato autorevole presidente del Consorzio di Bonifica Bassa Valle del Neto. Ricordo -continua il presidente dello Consorzio Ionio Crotonese – che nella Deputazione Amministrativa, che ho ritenuto opportuno e giusto informare, è presente tra l’altro, il rappresentante nominato dalla Amministrazione Provinciale di Crotone e questo basterebbe affinché chi ricopre un ruolo Istituzionale di garanzia avesse una visione completa di quello che è il ruolo della Provincia senza alzare inutili barricate. Siamo comunque disponibili- conclude Torchia – ad un incontro con il presidente Proto, per spiegare e approfondire ogni utile dettaglio occorresse in modo da farlo ricredere anche su “quell’entità politica” che non ha comunque alcuna base oggettiva."
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