‘Ndrangheta: voto di scambio, a giudizio ex assessore Crotone
L'ex assessore della Provincia di Crotone Gianluca Marino è stato rinviato a giudizio per voto di scambio politico-mafioso. È quanto ha disposto il giudice Tiziana Macri' al termine dell'udienza preliminare celebrata questo pomeriggio nell'aula bunker del carcere di Catanzaro e che vedeva alla sbarra altre quattro persone, tutte rinviate a giudizio come Marino, con le accuse a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione e traffico di stupefacenti. Si tratta – scrive l’Agi - dei crotonesi Damiano Bevilacqua, 36 anni, Luigi Spagnolo, 27 anni, Giovambattista Morabito, 40 anni, e Michele Cava, 47 anni. I cinque imputati sono coinvolti nell'indagine condotta dalla Dda di Catanzaro che nel gennaio scorso e' sfociata nell'operazione denominata 'Hydra' con la quale e' stato decapitato il nuovo vertice della cosca Vrenna portando alla luce anche insospettabili intrecci tra mafiosi, politici e colletti bianchi. A conclusione delle indagini il pubblico ministero Pierpaolo Bruni ha chiesto il rinvio a giudizio per 23 persone; all'udienza preliminare celebrata dal giudice Tiziana Macri', 18 imputati hanno scelto di essere processati con il rito abbreviato e la loro posizione sarà definita nell'aprile del prossimo anno; l'ex assessore Marino e altre quattro persone hanno invece optato per il rito ordinario e questa sera sono stati rinviati a giudizio. Il processo davanti al Tribunale di Crotone prenderà il via il prossimo 29 marzo. Secondo l?ipotesi degli inquirenti, alle elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale di Crotone, nel giugno 2009, la cosca Vrenna avrebbe procurato un consistente numero di voti al candidato del Pdl Gianluca Marino in cambio di imprecisate somme di denaro; e pur di raggiungere lo scopo sarebbe ricorsa anche ad una serie di brogli facendo votare due volte i rappresentanti di lista.