Lettera su aumento tassazione a carico dei cittadini crotonesi
Riceviamo una lettera a nome dei Consiglieri comunali Curatola Antonio (UDC), Meo Fabrizio (Manifesto per Crotone), Panucci Domenico (API), Sculco Flora (DemoKRatici):
"Natale caro e salato per le famiglie crotonesi.
La maggioranza che governa il Comune di Crotone ha proposto e deliberato, in seno al Consiglio Comunale del 22 agosto scorso, approfittando magari della calura e della confusione estiva, una maggiorazione dei costi della energia elettrica che sta gravando e pesando sulle tasche, già vuote, dei cittadini.
A fronte di numerose domande in merito alla questione, da parte di cittadini crotonesi, e in qualità di rappresentanti degli interessi generali e collettivi, ci corre l’obbligo rendere noto il voto contrario espresso dai gruppi consiliari di opposizione in seno alla commissione consiliare bilancio, prima, ove la proposta di delibera è stata oggetto di discussione, e in seno al consiglio comunale, poi, in fase di approvazione del provvedimento.
Si badi bene che l’aumento sui costi dell’energia elettrica, imposto dal comune di Crotone, non rappresentava un obbligo da parte dell’amministrazione, ma una scelta e una facoltà, deliberatamente assunta e perseguita.
Quello che ci spiace rilevare è che, mentre l’amministrazione che guida il Comune di Crotone, fuori dalle stanze del palazzo “parla” e “dice” in difesa e a tutela dei cittadini e del territorio, subito dopo, chiuse le porte del Comune, procede e opera a danno dei suoi rappresentati.
Inoltre, tale aggravio dei costi si rende ancor di più ingiustificato e ingiustificabile perché si va ad infierire su di una città, la nostra, che oggi più di ieri, attraversa un periodo di profonda crisi non solo economica ed occupazionale, ma soprattutto sociale.
Ed è ancor più grave quello che Vallone fa, dell’aumento della tassazione a carico dei cittadini, perché stiamo parlando di un Sindaco, di una Giunta e di una maggioranza, che non investono su Crotone e, che pur avendo le risorse, non aprono i cantieri e non creano lavoro, ma pensano a sistemare il “trio”.
E ancora, proprio quando avremmo bisogno, come le circostanze richiederebbero, di una amministrazione arzilla, vivace, con le idee chiare e la mente lucida, impegnata giorno dopo giorno a utilizzare, impegnare, monetizzare e concretizzare le opportunità, che pur ci sono, abbiamo, invece, il silenzio assordante!
E si badi bene, non è il silenzio degli innocenti!
Ma è il silenzio degli irresponsabili! È l’atteggiamento sonnolento e indolente, cronicamente sonnolento e indolente, di chi ha ottenuto un mandato popolare e ha deciso, immediatamente dopo averlo incassato, di tradirlo e deluderlo ancora una volta!"
Le opinioni espresse in questa pagina non impegnano in alcun modo la nostra testata rispecchiando esclusivamente il pensiero dell’autore a cui viene rimandata ogni responsabilità per quanto in essa contenuto.