Lettera sulle stelle di Natale donate dal Comune di Crotone
Riceviamo dall'avv. Silvano Cavarretta, coordinatore del movimento Rinascimento, una lettera per quanto concerne la spesa effettuata dal Comune di Crotone per creare l'atmosfera delle festività natalizie:
"Il momento di grave crisi economica, sociale, politica e morale come quella che stiamo vivendo, se da una parte non determina certamente l’atmosfera ideale per godere delle Festività Natalizie, dall’altra dovrebbe indurre tutti noi dal non mettere in atto azioni e comportamenti che possano in qualche modo accrescere il disagio fisico e mentale che molti nostri concittadini stanno amaramente sperimentando nelle loro case e nelle loro famiglie.
Questa breve riflessione nasce dall’aver appreso che il Sindaco e l’Amministrazione Comunale di Crotone avrebbero offerto alle famiglie crotonesi un “piccolo ma significativo segnale di vicinanza…”, azione che a parere di chi scrive non trova giustificazioni, sotto vari profili e per vari motivi:
- sarebbe necessario, per trasparenza, chiarire se i soldi spesi per l’acquisto delle stelle di Natale, sono soldi pubblici del bilancio comunale o se derivano da impegni personali del Sindaco e dei componenti la Giunta Comunale. Nel primo caso si rileva che omaggiare i cittadini di piantine sottraendo risorse al soddisfacimento di esigenze primarie delle famiglie, non rientra certamente tra le finalità istituzionali di un Comune e pertanto si potrebbe in tal caso versare in una situazione di “abuso” che dovrebbe richiamare l’attenzione del Dirigente Comunale ai servizi finanziari, dei Revisori dei Conti del Comune e della stessa Corte dei Conti. E’ il caso di rilavare che quando si vuole fare un regalo per ingraziarsi qualcuno, occorre farlo utilizzando la propria tasca e non certamente i soldi pubblici;
- è stato rilevato che in ogni caso, soldi propri o soldi pubblici, la fornitura delle “stelle di Natale” sarebbe stata fatta da un fornitore della città di Cosenza, circostanza questa che se fondata avrebbe il sapore di un “doppio schiaffo” ai vivaisti locali di Crotone e provincia, che pur essendo numerosi e bisognosi, si vedono ignorati da chi invece dovrebbe tutelarli ispirandosi, in un periodo di crisi, a salvaguardare in ogni modo le economie locali.
A questa critica di “Rinascimento”, segue una sua riflessione:
se proprio si voleva procedere a fare una “elemosina” alle famiglie crotonesi bisognose, sarebbe stato certamente più “cristiano” regalare prodotti alimentari e non certo piante decorative “non commestibili”.
Ed ancora: se non si voleva rinunciare all’idea di regalare piantine, sarebbe stato forse più comprensibile farlo il 02 novembre, il giorno della ricorrenza dei morti, portando un fiore sulle tombe che nel nostro Cimitero non sono visitate da parenti ed amici.
A meno che inconsciamente forse si sia voluto fare anticipatamente un omaggio ad una città morente…"
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