Cgil pollino su aeroporto di Sibari
Riceviamo e pubblichiamo comunicato di Angelo Sposato, segretario generale Cgil Comprensoriale
La Cgil territoriale ritiene positiva la determinazione della Regione Calabria e la ritrovata unità d’intenti con la Provincia di Cosenza per la costruzione dell’aeroporto provinciale che può avere valenza interregionale. Il territorio provinciale è isolato e l’aeroporto di Sibari è necessario non solo per lo sviluppo ma per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini e delle merci. Alla luce di quanto si sta determinando nell’ambito delle infrastrutture e dei trasporti, con i tagli alla rete ferroviaria prodotti da Trenitalia e i costi delle tariffe che sono duplicati, con i mancati investimenti per mettere in sicurezza il territorio ed adeguare la viabilità, con i tagli alla sanità che alimentano la migrazione sanitaria verso strutture del nord, con l’assenza di politiche attive di sviluppo tese a sostenere i comparti come l’agroalimentare ed il turismo, occorre celermente avviare l’iter procedurale per la costruzione dell’aeroporto di Sibari. E’ opportuno che la Regione Calabria, la Provincia di Cosenza e il comune capofila di Cassano convochino la conferenza dei servizi per stipulare l’accordo di programma e licenziare la progettazione esecutiva che dovrà essere pubblicato nell’albo pretorio ed arrivare al contratto di programma con l’Enac. Ma prima di arrivare all’Enac, con l’accordo di programma in tasca è bene che la Regione e la Provincia chiedano un incontro al Ministero dei trasporti che a quel punto dovrà esprimersi tenendo conto degli atti e della volontà di un vasto schieramento istituzionale e sociale unitario a sostegno della struttura aeroportuale.
Occorre a questo punto passare dalle volontà ai fatti, facendo prendere forma quella piattaforma logistica di interesse interregionale che come Cgil abbiamo sempre sostenuto candidando il territorio a naturale base logistica che possa puntare sulla intermodalità delle reti e dei trasporti ( la struttura aeroportuale potrebbe connettersi e valorizzare la struttura del porto di Corigliano e costringerebbe anche Trenitalia a rivedere la scellerata impostazione che ha tagliato i servizi danneggiando la Calabria e i cittadini calabresi) proiettandolo verso il corridoio meridiano che si sta sviluppando nell’area del mediterraneo e che ad oggi taglia la Calabria a partire dal suo Hub principale come il porto di Gioia Tauro. Quello della piattaforma logistica e della mobilità può essere la grande occasione che la vasta area della provincia di Cosenza può giocarsi se è veloce nel compiere atti e procedure e rendere il vettore intermodale una realtà. Da qui la capacità della classe dirigente di misurarsi con una nuova fase. A questo proposito è importante e costruttivo una rinnovata unitarietà delle istituzioni regionali, provinciali e locali. La CGIL territoriale è pronta a fare la sua parte nell’interesse esclusivo del territorio. Così come è necessario procedere con velocità e impegno convocando la conferenza dei servizi per l’accordo di programma. Sarebbe altresì opportuno che questo fronte istituzionale unitario che si è costruito attorno alla questione aeroportuale si attivi per chiedere un incontro con ferrovie e Trenitalia e ridiscutere le scelte e i tagli che si stanno producendo sul’intero sistema ferroviario.