L’ospedale Pugliese-Ciaccio sperimenta il “Cinema in corsia”
Vivere ogni giorno tra le fredde mura di un ospedale comporta, tra le altre cose, un modo diverso di intendere la propria vita, il proprio spazio, le proprie cose. Un cambiamento che coinvolge non solo i pazienti, ma anche i familiari e gli operatori sanitari. Una realtà complessa che riguarda, soprattutto, il paziente ema - oncologico, che spesso diventa cronico nella sua malattia e costretto in ospedale anche per lunghi anni, continuamente in lotta tra la vita e la morte. A tal proposito, l'Associazione Culturale "Otto e Mezzo" in collaborazione col dipartimento di Onco - ematologia dell'Azienda Ospedaliera Pugliese - Ciaccio, ha pensato di realizzare un interessante ciclo sperimentale di proiezioni di film d'autore, nell'intento di distogliere i degenti e i loro parenti dal lungo calvario della malattia. " Un modo per il malato di mantenere un contatto con la società " ha affermato il Prof. Stefano Molica, capo dipartimento del reparto, un occasione di svago, un modo per rendere più dinamica la degenza. Il progetto, presentato in conferenza stampa, non si prefissa, però, scopi terapeutici. "Sviluppare la capacità di relazione, socializzare e avviare un dialogo tra arte e medicina, afferma Consuelo Citriniti dell'Associazione Otto e mezzo, sono le uniche finalità di questa iniziativa". "Cinema in corsia" prevede la proiezione di quattro pellicole cinematografiche nei mesi che vanno da Febbraio a Maggio e il genere prescelto è la commedia. I film, che verranno scelti in base alle esigenze e alle abitudini dei pazienti che, di volta in volta, saranno ospiti della struttura ospedaliera, saranno proiettati presso le stanze del presidio " De Lellis ". Un'unica proiezione, sarà poi dedicata ai pazienti più piccoli, con la partecipazione dell'Associazione " Ospedale Allegro ". Alla conferenza, sono inoltre intervenuti: Antonio Capellupo, presidente dell'Associazione Otto e Mezzo, Tonino Maglia, direttore sanitario e Tonino Bevacqua, responsabile CISL FPS.