La Destra Lamezia sulla mancata eliminazione dei vitalizi della Regione

Catanzaro Politica

“In tempi di “magra”, presi dal senso di responsabilità, i consigli regionali d’Italia hanno deciso di interrompere l’erogazione dei vitalizi per i propri componenti, un gesto più che sensato peccato però che tutto parti dal 2015. Ovvero dalla prossima legislatura regionale, il tempo necessario, potrebbero pensare i più maliziosi, a sistemare gli ultimi arrivati, così da assicurargli un degno avvenire. - È quanto si legge in una nota de “La Destra” sezione di Lamezia Terme - Sono già 14 le regioni che hanno approvato provvedimenti in questa direzione, tra gli assenti ovviamente la Calabria, i cui degni amministratori evidentemente vogliono affrontare il “nodo” il più tardi possibile, e di cui a noi cittadini è del tutto ignara qualsiasi programmazione in merito. Eppure è una questione, almeno questa, nella quale i nostri onorevoli possono considerarsi detentori di primati, basti considerare che le loro pensioni d’oro sono assicurate per l’80% del rapporto indennità-lavoro, dunque per cifre di vitalizi che toccano punte di 10.000 euro.

In pratica - si legge ancora nel comunicato - un ex consigliere regionale andando in pensione dopo la seconda legislatura, percepirebbe più di un deputato repubblicano a riposo, un vero paradosso inquietante se si considera che oltre alla pensione d’oro, gli onorevoli regionali hanno diritto ad incassare, a fine mandato, un’indennità per il “reinserimento lavoro” o “nella vita civile”, Una liquidazione che varia per ogni Regione e per la quale però, secondo le statistiche, i primi della lista sono proprio gli “onorevolucci” calabresi con 56.850 euro a disposizione del consigliere uscente, dopo una sola legislatura, cifra che arriva a 170.550 euro per il tetto massimo di tre mandati. Sicc!Sicc! Ciò ovviamente non ci scandalizza, ma ci conferma perché per alcuni politici Lametini, durante la scorsa tornata elettorale, la lotta per entrare in consiglio regionale è stata una causa da perorare ad ogni costo e così importante, in fondo si tratta di lotta per la sopravvivenza”.


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