Farmacie: protesta del 1 febbraio rinviata per favorire il dialogo
L’oscuramento delle vetrine per unirsi alla protesta - scrive in un comunicato Vincenzo Defilippo Presedente Federfarma Catanzaro - indetta a livello nazionale contro il decreto sulle liberalizzazioni delle farmacie della provincia di Catanzaro, è stato differito per favorire il dialogo con il governo nazionale. Perché i farmacisti protestano contro il decreto-legge in materia di liberalizzazioni? Perché non gioverà a nessuno, ma, viceversa, causerà danni inimmaginabili al servizio farmaceutico. Sino ad oggi, chiunque ha avuto bisogno di un medicinale, ha potuto trovarlo senza problemi, ovunque, in ogni momento della giornata e in tutti i giorni dell’anno. Sino ad oggi, anche in piena notte o in un giorno festivo, quando tutti i servizi e ambulatori pubblici sono chiusi, il cittadino ha sempre avuto a portata di mano una farmacia aperta e un professionista sanitario, il farmacista, a cui rivolgersi per avere il farmaco necessario o anche solo per avere un consiglio per affrontare in modo appropriato improvvisi problemi di salute.
Sino ad oggi, anche chi abita nelle zone decentrate, dove manca una scuola, un ufficio postale od una caserma dei carabinieri, dove, insomma, i principali servizi pubblici scarseggiano o sono totalmente assenti, sino ad oggi anche chi si è trovato in queste situazioni ha avuto la possibilità di trovare prontamente i farmaci allo stesso modo di chi abita in una città. Non a caso, i cittadini considerano la farmacia uno dei più affidabili presidi del Servizio sanitario nazionale. Tutto ciò è il risultato di un’evoluzione lunghissima, che ha portato le farmacie a formare, tutte insieme, un unico sistema, perfettamente coordinato e controllato. Un sistema che assicura, attraverso delicatissimi equilibri, anche finanziari, la perfetta efficienza di tutte le farmacie, grandi e piccole che siano, e, con essa, la massima funzionalità del servizio. Davanti ad un sistema che funziona alla perfezione, davanti ad un meccanismo che gira preciso come un orologio, come si può pensare di modificarlo? E’ per questo che i titolari di farmacia si oppongono con tutte le proprie forze a queste nuove norme e ai cambiamenti irragionevoli che produrranno.
I farmacisti possono pure condividere interventi innovativi. Anzi, li auspicano. Ma -continua Defilippo - mai i farmacisti resteranno inerti di fronte a chi vuole distruggere il servizio farmaceutico. Per di più, questi cambiamenti arrivano quando a Catanzaro le farmacie sono già in grave sofferenza non ricevendo più dall’ASP, ormai da molti mesi, i rimborsi per i medicinali forniti agli assistiti e pagati di tasca propria. Le farmacie della provincia di Catanzaro, già così duramente provate dall’ingiustificabile e inaudito comportamento dell’ASP, non sono in grado di sopportare interventi volti a privarle di ulteriori risorse. I farmacisti reagiranno con tutte le proprie forze contro chi si adopera per devastare il sistema-farmacia, sia che si tratti di amministratori locali che non fanno arrivare alle farmacie i dovuti mezzi finanziari, sia che si tratti di legislatori improvvidi.