Rogliano, no dei sindacati al trasferimento uffici in ospedale

Cosenza Salute

Gli uffici amministrativi dell'ospedale "Santa Barbara" di Rogliano traslocano da Palazzo Calandra, dove attualmente sono ubicati, all'interno della sede ospedaliera, nei locali che saranno ricavati dallo smantellamento della divisione di Chirurgia generale. L'amministrazione comunale protesta. Il sindaco Giuseppe Gallo, in una lettera inviata alla direzione generale dell'Azienda ospedaliera di Cosenza, chiede l'immediata sospensione del provvedimento, espone "l'anomala situazione di promiscuità tra degenti e personale amministrativo che si verrebbe a verificare all'interno di un nosocomio, che come tale ancora fa parte dell'Ao di Cosenza, per disposizione di legge". A nome della compagine amministrativa, interviene il vicesindaco Giovanni Altomare, che, all'esito di una riunione della compagine amministrativa (assente il sindaco per altro urgente impegno), stigmatizzando la decisione, paventa "il mancato rispetto del piano di riordino che il governatore - commissario Scopelliti ha illustrato a metà ottobre, a Rogliano, nel corso di una "conferenza stampa istituzionale" convocata per celebrare il "salvataggio" del presidio ospedaliero del Savuto". Secondo Altomare, "con questo provvedimento salta lo stesso disegno, gia' penalizzante, che era stato delineato in quella sede e viene meno la possibilità di attivare il Day surgery, la Lungodegenza e la Riabilitazione perché, così operando, verrebbero meno gli spazi" Ancora Altomare denuncia come "quella conferenza stampa, definita "istituzionale" dal suo stesso promotore e protagonista, rischi di prefigurare una beffa nei confronti delle popolazioni del Savuto" e si domanda "dove sia finito il centrodestra che, venuto in forze a Rogliano, aveva enfatizzato oltremodo il mantenimento del "Santa Barbara" nell'azienda ospedaliera, come lo stesso Scopelliti ha ripetuto nei giorni scorsi in una dichiarazione resa alla stampa all'indomani delle diffide che gli erano pervenute dal Tavolo Massicci". L'amministrazione comunale annuncia una dura protesta. Su questa linea si e' pronunciato il comitato civico "pro ospedale" che, una riunione presieduta dal preside professor Mario Mazzei, ha lanciato un appello alla popolazione per una "mobilitazione destinata a scongiurare l'attuazione di provvedimenti che preludono alla definitiva chiusura di un ospedale, per la cui ristrutturazione e l'allestimento di due sale operatorie sono stati spesi oltre diecimilioni di euro".