Udc Morano Calabro. Bandi servizio civile: Il clientelismo sconfigge la meritocrazia
Riceviamo e pubblichiamo comunicato del responsabile del settore giovanile sezione Udc Morano Calabro Giuseppe Di Luca
"La sospensione dell’ordinanza del Tribunale di Milano – sezione lavoro- n° 15243/11 RG del 09/01/2012 riporta all’attenzione la problematica relativa ai bandi per il reclutamento di volontari per il servizio civile. Sciaguratamente con il nuovo anno, le cattive abitudine continuano a perpetrarsi, nell’agire politico-amministrativo del Comune di Morano Calabro, invero siamo alle solite, all’anti-politica: poiché fa di tutto fuorché l’interesse del paese e dei suoi abitanti; all’anti-sociale: perché distrugge le relazioni fra le persone; all’anti-locale: perché favorisce l’interesse di soggetti che non appartengono al territorio e che quindi non provano quel senso di appartenenza necessario a svolgere servizi nevralgici per la nostra comunità; al clientelismo politico che alberga nei nostri amministratori sin dal primo giorno, quasi fosse un cavallo di battaglia; per rendersene conto non è necessario guardare lontano. Infatti, sono state pubblicate da pochi giorni le graduatorie per i due progetti di servizio civile, banditi nello scorso ottobre, dal titolo rispettivamente “I cinque sensi dell’ambiente” e “I grattacieli del borgo” e basta analizzare l’elenco dei sei vincitori e le modalità di assegnazione dei punteggi per ragionevolmente riflettere che la meritocrazia non abita nel nostro stupendo Borgo.
Il clientelismo ed il familismo hanno ormai preso il sopravvento ed allora l’appartenere ad un partito politico vicino all’attuale maggioranza consiliare o essere amico o congiunto di questo o quello finisce per essere fattore di valutazione determinante per l’assegnazione del punteggio del colloquio selettivo e finisce per penalizzare candidati con referenze migliori. I deboli soccombono ai più forti. Questa è la legge della giungla, ma per l'uomo è nient'altro che discriminazione. Il vero problema e che ormai non ci si indigna dinnanzi a nulla, il massimo che riusciamo a fare è allontanarci sdegnati dall’ennesimo scandalo politico ed invitare a non procrastinare oltre lo svegliarsi dal torpore in cui siamo caduti, comprendendo che quello che ci spacciano per normalità è un’intollerabile aberrazione.
Comportamenti ed azioni di questo genere, ambigui ed intollerabili, uccidono il diritto alla speranza che un giovane deve e può avere verso la legalità e la trasparenza delle istituzioni pubbliche. Ma i nostri lungimiranti amministratori non sono nuovi a situazioni di questo genere, si sono sempre contraddistinti per la totale mancanza di una linea politica che ci conduce nell’oblio. Non se ne può più, abbiamo necessità di scelte politico-amministrativa che diano sostegno alle economie del territorio, che incentivino lo sviluppo economico, che siano rivolte a ridurre gli sprechi, avviando magari la ricerca di fonti energetiche rinnovabili, lo studio di politiche urbanistiche, il centro storico è abbandonato a se stesso, la riscoperta dei legami collettivi, della tutela dell’ambiente e della natura. Non è pensabile che le nuove generazioni nascano e crescono nel segno del clientelismo politico, perciò urge rivoltare il modello che ci è stato imposto, perché quelli che stanno camminando sul soffitto non siamo noi, ma loro ed a noi urge come il pane un metodo meritocratico".